Roma, dipendenti ufficio Condono denunciano: «Accessi irregolari nei computer»

Roma, dipendenti ufficio Condono denunciano: «Accessi irregolari nei computer»
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Martedì 18 Ottobre 2016, 18:12 - Ultimo aggiornamento: 20:33
Degli «accessi irregolari» per «operazioni informatiche» sarebbero stati effettuati presso l'Ufficio Condono Edilizio di Roma tra fine luglio e inizio agosto. La denuncia, a quanto apprende l'AdnKronos che è in possesso del documento, è contenuta in una «segnalazione di irregolarità» dei lavoratori Cgil Condono Edilizio inoltrata alla Filcams Lazio e da quest'ultima alla Direzione Risorse per Roma il 2 agosto scorso.

Nella segnalazione i lavoratori, che venerdì scorso hanno partecipato alla riunione della commissione Urbanistica sull'ufficio Condono, sottolineano che «nelle date 27 luglio 2016, 29 luglio 2016 e 1 agosto 2016, presso l'Ufficio Condono edilizio di Roma, sono state effettuate operazioni informatiche con login del responsabile dell'ufficio, che però era assente nelle stesse giornate». «Sappiamo che c'è stata una risposta dell'azienda in merito a quanto accaduto che però ci lascia perplessi - racconta un dipendente - In pratica l'azienda, di cui non ci risulta una comunicazione ufficiale, avrebbe riferito che il Responsabile unico del procedimento avrebbe autorizzato telefonicamente un consulente a utilizzare la sua password per mandare avanti una pratica, ma noi sappiamo che questo modo di procedere non è legale».

«Come dipendenti abbiamo seguito un corso di formazione su trasparenza e anticorruzione dove ci è stato detto che bisogna segnalare qualunque sospetto di irregolarità - aggiunge - E noi l'abbiamo fatto. Vorremmo che l'azienda, se davvero ha dato questa risposta, ci dicesse se hanno accertato questa irregolarità e se l'hanno segnalata a chi di dovere».

Ma Umberto Mosso, direttore operativo di Risorse per Roma, precisa: «Tutto è avvenuto in maniera regolare.
Questa procedura era stata decisa ufficialmente nel corso di una riunione a inizio luglio, in vista delle ferie del dottor Pastorelli, per fare in modo che l'ufficio non si fermasse e che consentisse, laddove fosse rilevata la necessità di urgenza, di poter mandare avanti alcune pratiche in trasparenza e legalità».  «Questo tema era già stato sollevato ai primi di agosto e noi abbiamo risposto formalmente alla Cigl con una lettera in data 8 agosto chiarendo la vicenda - aggiunge Mosso - Siamo sorpresi che dopo due mesi e mezzo qualcuno torni a riporre il problema in termini così tendenziosi».
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