Campidoglio, licenziati i primi assenteisti

Campidoglio, licenziati i primi assenteisti
di Lorenzo De Cicco e Giuseppe Gioffreda
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Venerdì 11 Marzo 2016, 08:43 - Ultimo aggiornamento: 12 Marzo, 10:49


Arrivato a governare la macchina comunale con il tasso di assenteismo più alto d'Italia (ben superiore a quello di altre grandi città come Milano, Napoli e Firenze) il commissario Tronca ha già fatto capire ai dipendenti capitolini che la musica è cambiata: nei primi sessanta giorni del 2016 sono stati licenziati in tronco due impiegati che, in un anno, avevano maturato oltre 115 giorni di assenze ingiustificate dal posto di lavoro. E ora è in arrivo un'ulteriore stretta: sfruttando anche le nuove norme contenute nel decreto legge di gennaio contro l'assenteismo irregolare, il commissario del Campidoglio ha deciso di aumentare i controlli contro i furbetti dei permessi facili, dalle malattie alle licenze sindacali ai congedi parentali previsti dalla legge 104. Per stanare chi non ne ha diritto. Già l'ex sindaco Marino aveva pensato a una sinergia con l'Inps per porre un freno al proliferare di assenze «di un solo giorno», spesso concentrate a ridosso del week-end. Ma poi, quando è scoppiata la grana del salario accessorio contestato dal Mef, quell'accordo saltò.
 
STRATEGIA PREVENTIVA
Ora Tronca ha deciso che il giro di vite non può più aspettare. Oltre ai controlli su chi diserta i turni, allo staff del commissario è stato chiesto di individuare una serie di misure deterrenti, per giocare d'anticipo.
Già nei primi mesi del suo mandato a Palazzo Senatorio, l'ex prefetto di Milano ha ottenuto dei risultati. I dati del quarto trimestre 2015, se raffrontati con quelli dello stesso periodo del 2014, hanno fatto registrare un primo calo delle assenze per malattia. A partire dai vigili: 5,71% di malati a fine 2014; 4,31% a fine 2015, sotto Tronca. Una riduzione secca del 23%. L'antipasto, comunque significativo, di un'operazione più vasta che dovrà essere portata avanti nelle prossime settimane. Perché se è vero che il numero di assenze è andato progressivamente calando negli ultimi 10 anni (nel 2006 addirittura superava il 33%) è anche vero che per portare Roma ai livelli delle altre grandi città italiane, di strada da fare, ce n'è ancora molta. I dati annuali del 2015 dicono che, in media, nella Capitale si assenta il 22,97% dei dipendenti. Poco meno del 2014, ma significa comunque che ogni giorno 5.300 lavoratori, tra vigili, maestre e amministrativi, lasciano i turni sguarniti. A Milano, per fare un raffronto, gli assenti sono solo il 18,6%; a Firenze il 21,3%. A Napoli appena il 16,2%.

LE LETTERE
Ecco perché Tronca ha scelto la linea dura. Per portare quel “modello Milano” anche dentro al Gra. A due dipendenti, tra gennaio e febbraio, è già arrivata la lettera di licenziamento. Uno aveva superato i 15 giorni di assenza senza giustificazioni. L'altro aveva accumulato, in 3 anni, oltre 100 giorni senza produrre certificati medici.