Roma, schianto al Collatino, morte madre e figlia di 6 anni

Roma, schianto al Collatino, morte madre e figlia di 6 anni
di Ilario Filippone e Raffaella Troili
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Sabato 17 Dicembre 2016, 10:44 - Ultimo aggiornamento: 20:45

Nel non senso di una morte che sceglie a caso, mentre sta suonando una campanella, mentre ognuno corre verso qualcosa, può consolare forse che nessuna ha lasciato sola l'altra. Non c'è più una mamma, non c'è più quella figlia che si era cresciuta tutta da sola. Sono morte insieme, dove ora c'è una chiazza di sangue e un mazzo di fiori, sul lungo rettilineo della via Collatina. Giorgia Palitto, 26 anni, alla guida, la piccola Sofia, 6 anni, sul sedile dietro. Andavano a scuola, da Ponte di Nona a Tor Tre Teste, a bordo di una Daewoo Matiz rossa quando si sono scontrate con una Mercedes che veniva in senso contrario. Alla guida, Baski Kazem, 75 anni, pediatra iraniano, laureatosi alla Sapienza, da anni in Italia, diretto al lavoro probabilmente. Si è salvato, è arrivato in codice rosso al pronto soccorso dell'ospedale Tor Vergata, i medici hanno poi valutato che le sue condizioni erano da codice giallo. Gli investigatori della polizia municipale hanno provato a interrogare il medico, iscritto all'albo dal 91, con specializzazione in pediatria. Sembrava collaborativo, ma poi si è sentito male. Resta da chiarire l'esatta dinamica dell'incidente, quale delle due auto abbia invaso la corsia opposta, dai primi accertamenti sarebbe stato il mezzo guidato dalla giovane donna. Una svista, una distrazione, forse. Oggi la famiglia andrà in Tribunale per nominare il medico legale.

 


LA DINAMICA
E' accaduto ieri mattina poco prima delle nove, prima dell'incrocio con via dell'Acqua Vergine. La piccola Sofia va a scuola a Tor Tre Teste dove abita la nonna, dove ha vissuto assieme alla mamma fino a pochi mesi fa. E in via Francesco Tovaglieri la notizia è arrivata a metà mattina. Quando già l'eliambulanza era atterrata per soccorrerle, niente da fare, i medici hanno tentato di rianimare invano la piccola un'ora e mezza. Mamma e figlia sono morte sul colpo. Le ha portate via la mortuaria, il traffico è stato deviato, le due vittime sono nell'obitorio di Tor Vergata. Sotto casa della mamma Maria Pia, la mamma di Giorgia, in via Francesco Tovaglieri, gli amici si sono radunati in lacrime. «L'ho vista crescere Giorgia - così Pasquale, un amico di famiglia - una ragazza solare, con una grande passione per lo sport e la musica». E un altro caro amico d'infanzia di Giorgia: «Era attiva, forte, solare, faceva tutto da sola, si è cresciuta da sola la bambina. Ho la morte nel cuore».
Qualcuno parla di sicurezza, di curve, avvallamenti e incroci poco sicuri. «Tutto vero, ma la verità è che andiamo tutti di fretta, che vivere è diventato difficile», ancora l'amico. Il papà vive fuori Roma, arriverà domani, la mamma Maria Grazia si era rifatta una vita con Marco Buratti, da cui ha avuto una figlia, Marta che ha un paio d'anni in più di Sofia e che ancora non sa di aver perso i suoi affetti più cari. «Volevo bene a Sofia come a una figlia, guai a chi me la toccava. Almeno lei, me la poteva lasciare?». No, non consola questa duplice morte, Marco non guarda né in cielo né in terra. Riprende a camminare sotto casa, sua moglie anche è un fantasma che vaga nel cortile.