Il coccodrillo che Tredicine portò da Roma a Cuba era un dono a Ratzinger e ai cubani

Il coccodrillo che Tredicine portò da Roma a Cuba era un dono a Ratzinger e ai cubani
di Franca Giansoldati
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Venerdì 17 Marzo 2017, 21:14 - Ultimo aggiornamento: 19 Marzo, 18:08

CITTA' DEL VATICANO - Era stato battezzato «Benedictus», in onore di Benedetto XVI, il coccodrillino di 50 centimetri portato a Cuba da una delegazione del Comune di Roma che comprendeva anche Tredicine. Si trattava di un esemplare assai raro di rettile autoctono di Cuba, in via di estinzione, che il Bioparco di Roma aveva donato all’Avana per anticipare, in segno beneaugurante, l’arrivo sull’isola di Papa Benedetto XVI nel 2011.

L’animale era stato sequestrato pochi mesi prima nel Nord Italia. Una coppia lo aveva importato illegalmente, eludendo i rigidi controlli all’aeroporto. Il ritorno a casa di Benedictus fece molto scalpore tra i cubani e fu interpretato da Castro come un bel gesto di amicizia. Il Bioparco di Roma, al quale l’animale era stato affidato dopo il sequestro, aveva pensato di farlo ritornare in patria in concomitanza con l’arrivo di Ratzinger. L’ambasciatore di Cuba presso la Santa Sede dell’epoca, Eduardo Delgado, poco prima del viaggio papale, sottolineava davanti alle tv di tutto il mondo come il coccodrillo fosse da considerare  un immigrato illegale e di come il suo rimpatrio rappresentasse «un simbolo di amicizia e cooperazione tra i due Paesi». Anzi, «una felice coincidenza» visto che sarebbe arrivato prima della visita apostolica di Ratzinger. L’animale fu affidato allo staff zoologico dell’Avana, anche se poi, per ragioni ancora non chiare, morì dopo un anno circa.
 
Il rettile arrivò a Cuba a bordo di un volo Blu Panorama Airlines, accompagnato dal Presidente Giuntarelli, da Tredicine e dal Direttore Scientifico della Fondazione Bioparco, Fulvio Fraticelli che, prima di partire, nel corso di una conferenza stampa assicurò che «l'intera operazione coccodrillo è a costo zero per i cittadini e per l’amministrazione grazie alle donazioni ricevute e alle raccolte fondi organizzate dal Bioparco attraverso le serate-evento ‘Crocodile Night fever’»
 

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