Girava per il quartiere con una pistola carica infilata nella cintola dei pantaloni. L’ex calciatore di serie A Gianluca Cherubini , 40 anni, è stato arrestato per porto illegale di armi e ricettazione. La semiautomatica è risultata rubata a Roma nel febbraio scorso.
Mercoledì mattina, in via Chiodini, a Ponte di Nona, l’ex calciatore è seduto su una panchina , si aggista la giacca. Un passante lo vede, nel quartiere lo conoscono tutti, e si ferma ad osservarlo incuriosito. Cherubini solleva la giacca, l’uomo che lo sta guardando nota che dalla cintola dei pantaloni sbuca il calcio di una pistola, spaventato chiama il 112. In via chiodini arriva una pattuglia dei carabinieri della stazione di Settecamini. L’ex calciatore viene perquisito e disarmato, per lui scattano gli arresti domiciliari.
La carriera calcistica di Cherubini, che ha esordito in serie B nel ’93 con la Reggiana, continuando a giocare con la società in serie A fino al ’97, per poi passare come difensore alla Roma per un periodo breve, ha una drammatica interruzione nel 2006: durante la partita tra Novara e Giulianova, il calciatore viene colpito da aneurisma cerebrale.
Ieri Cherubini è stato arrestato perché girava armato, nel 2010, l’ex calciatore viene denunciato per lesioni aggravate. Dopo una lite furibonda avuta in piena notte ad Ostia con il rivale in amore, lo sportivo emulando il gesto del pugile Tyson, si avventa sull’uomo e gli trancia l’orecchio a morsi. Il ferito finisce in ospedale, alpronto soccorso dice che è stato attaccato da un cane, non vuole rivelare il nome di Cherubini e soprattutto la storia della rivalità in amore. Ma i medici dell’ospedale Grassi non gli credono, l’uomo racconta la verità, che ad aggredirlo è stato l’ex campione.
Quando è stato arrestato Gianluca Cherubini non ha aperto bocca, né ha spiegato a cosa gli serviva una pistola. Gli inquirenti sono certi che il calciatore non aveva intenzione di usare la 7,65 per compiere una rapina o un altro crimine. «L’episodio non si inserisce in un contesto di malavita - dicono gli inquirenti - Cherubini non è un criminale, quindi bisogna capire perché si era procurato un’arma».
Il sospetto di chi indaga è che l’ex calciatore si sia armato per difendersi. Probabilmente Gianluca Cherubini ha ricevuto delle minaccie, «l’atleta ha un carattere rissoso», spiega un investigatore «potrebbe avere litigato con qualcuno». E forse, ora, quel «qualcuno» vuole fargliela pagare. Cherubini sa di essere in pericolo e gira con una semiautomatica carica per difesa personale. La pistola è stata sequestrata e sarà analizzata dai carabinieri del Ris. L’ex calciatore sarà ascoltato oggi dal Gip.