Caos rifiuti a Roma, Cerroni: «Senza di me emergenza perenne»

Caos rifiuti a Roma, Cerroni: «Senza di me emergenza perenne»
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Mercoledì 10 Maggio 2017, 17:32 - Ultimo aggiornamento: 17:35
«Senza di me, Roma il problema dei rifiuti se lo trascinerà per anni, anzi direi per sempre». Lo ha affermato Manlio Cerroni, patron della discarica di Malagrotta, ora chiusa, mercoledì al processo che lo vede imputato in relazione a presunte irregolarità nello smaltimento dell'immondizia.

Una frase che suona ancor più beffarda in giorni un cui la Capitale è ripiombata nel caos, con cassonetti sommersi dalla immondizia, odori nauseabondi nelle strade e roghi.

«Sono in grado di portare Roma in una condizione di eccellenza in due o tre anni al massimo», ha aggiunto Cerroni rispondendo davanti ai giudici della prima sezione penale. «I romani devono sapere bene come stanno le cose in materia di rifiuti - ha aggiunto Cerroni - perché l'unica cosa che mi sta a cuore è l'interesse dei cittadini. Roma sta vivendo una drammatica situazione dei rifiuti perchè non è stata trovata una discarica alternativa a quella di Malagrotta dopo la sua chiusura del 30 settembre 2013».

Secondo Cerroni «il prefetto Pecoraro avrebbe potuto salvare la città se avesse istituito il sito di Quadro Alto, dove c'era una cava e si poteva ripristinare il servizio di smaltimento dei residui di lavorazione e lui, pur di non portare avanti questo discorso, preferì dimettersi.
La stessa presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, disse no a Quadro Alto perchè i terreni erano di Cerroni, aggiungendo che tutto ciò che fosse riconducibile a me o alle mie società non andava bene. Il risultato è che stanno ancora cercando un sito alternativo a Malagrotta e intanto in tutta la Regione non ci sono impianti idonei a soddisfare il fabbisogno giornaliero». Parlando dell'ex sindaco Ignazio Marino, il 'ras dell'immondizia' ha detto: «voleva mettersi una medaglia come colui che ha chiuso Malagrotta».
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