Centurioni in trasferta a Pisa multati e cacciati dalla Torre

Centurioni in trasferta a Pisa multati e cacciati dalla Torre
di Laura Larcan
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Venerdì 19 Agosto 2016, 09:04 - Ultimo aggiornamento: 21 Agosto, 20:06
«Ci hanno cacciato da Roma, ma noi siamo i centurioni, teniamo famiglia, dobbiamo pur campare». L'ultima legione a piazza dei Miracoli? A vendere foto ricordo sotto la Torre di Pisa? Gladio di plastica, elmo di scopa, sandali da mare all'ombra del capolavoro del XII secolo? Il cortocircuito storico-iconografico è stato troppo: l'ultima goccia che ha fatto travasare il vaso della pazienza. Erano «allibiti» i vigili urbani pisani che ieri hanno sanzionato cinque finti centurioni romani che insistevano ad esibirsi davanti alla Torre pendente, per spillare fior di banconote alle migliaia di turisti ignari. Per loro sono scattate contravvenzioni per 100 euro a persona, verbali, segnalazioni alla centrale e l'allontanamento immediato dall'area monumentale.
Il regolamento, d'altronde, parla chiaro: piazza del Duomo è off limits per qualsiasi artista di strada (a Roma i centurioni non sono neanche stati inseriti in questa categoria). Vietato lo show a saltimbanchi, madonnari, acrobati e clown, mangiafuochi e maghi delle bolle di sapone. Figuriamoci ai centurioni, improbabile presenza in un contesto da alba del Rinascimento. L'assedio dell'ultima centuria cacciata dal Colosseo è andato avanti a più riprese. Prima di bloccarli e multarli, gli agenti della polizia municipale del nucleo del Duomo hanno tentato di dissuaderli, spiegando loro che ci sono altre aree autorizzate dove avrebbero potuto mostrarsi, rispettando i turni con gli altri artisti di strada. Lontano da piazza dei Miracoli. Ma nulla. Gli orfani di Marco Antonio puntavano alla Torre pendente. Troppo golosa l'area monumentale per lasciarla, con quel passaggio di migliaia di turisti. I vigili allora sono intervenuti. Cinque verbali, una multa complessiva di 500 euro.

IL RACCONTO
«Questi personaggi hanno cominciato a farsi vedere nel nostro territorio, prevalentemente nell'area monumentale, già dai primi di agosto - racconta il vice comandante della polizia municipale di Pisa Tiziana Lensi - c'è voluto pochissimo per notarli, erano in cinque o sette. Addirittura ad un certo punto sono venuti da noi a reclamare degli artisti di strada». Come sottolinea Lensi, «agli altri artisti sembrava che i centurioni quasi snobbassero Pisa, li hanno cacciati da Roma, allora possono andare dove vogliono». I finti centurioni pensavano di aver trovato un terreno fertile. Ma il gladio di plastica non è passato inosservato ai vigili che presidiano la piazza del Duomo. «Scusate, ma voi che ci fate qua?». «Noi siamo stati mandati via da Roma, abbiamo tutti famiglia da mantenere, moglie e bambini, ma siamo centurioni, da qualche parte dobbiamo lavorare». «Qui non ci potete stare. C'è un divieto comunale, e inoltre la vostra attività non c'entra nulla con Pisa. Siete centurioni romani, come vi collocate sotto la Torre?». «Ma noi ci facciamo fare le foto». I vigili erano sempre più perplessi. «Signori, dovete abbandonare l'area», hanno insistito i vigili.
 
VIGILI ALLIBITI
L'invito con le buone non è tardato ad arrivare: l'alternativa poteva essere un'altra zona, lontana dai monumenti, autorizzata agli artisti di strada. Certo, il centurione a Pisa strideva come il gondoliere sul Tevere, o il carretto siciliano su via del Corso. «Le regole sono queste - insisteva Lensi - dovete andare via da qui». Hanno avuto richiami più di una volta. Alla fine, sono scattate le multe. Cento euro non sono pochi? «Cento euro non sono mica una sanzione giornaliera - replica Lensi - se il centurione abusivo dopo mezz'ora dal verbale viene trovato di nuovo in una zona vietata, si prende la seconda multa». Quasi non se l'aspettavano i centurioni romani. Erano increduli. «Che male abbiamo fatto?». Violavano semplicemente la normativa comunale. A Pisa i divieti sembra si facciano rispettare. Soprattutto per i centurioni de' noantri.
 
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