Roma, i centurioni banditi dal centro si ribellano: «Soluzione o sarà guerra»

Roma, i centurioni banditi dal centro si ribellano: «Soluzione o sarà guerra»
3 Minuti di Lettura
Giovedì 26 Novembre 2015, 16:40 - Ultimo aggiornamento: 28 Novembre, 11:15

Centurioni sul piede di guerra dopo che il commissario straordinario di Roma Francesco Paolo Tronca ha firmato il provvedimento che mette 'fuorilegge' le foto con i turisti davanti ai principali monumenti della capitale.


Davanti a una Fontana di Trevi deserta questa mattina alcuni di loro, in abiti civili, hanno messo in atto una vera e propria 'rivolta'. Tra urla, proteste choc e saluti romani, i manifestanti se la sono presa con il neocommissario, 'colpevolè di averli lasciati dall'oggi al domani senza un lavoro. «Tronca trovi una soluzione o è guerra», è il leit motiv che si sente ripetere praticamente da tutti i presenti, che si dicono pronti a proteste anche clamorose.

E infatti ecco che c'è chi provocatoriamente parte col braccio teso di hitleriana memoria. «Sì, facciamo il saluto nazista - a chi glielo chiede -, tanto qua ormai siamo in un regime, ci adeguiamo. La cosa che fa rabbia è che ci sono bangladesh e zingari ovunque ma se la prendono con noi che siamo romani». Uno dei centurioni 'in borghesè a un certo punto indossa l'armatura, in una sorta di 'sfidà ai vigili presenti. Immediatamente scattano per lui l'identificazione e la sanzione, una multa da 400 euro. Un altro allora si mette in posa davanti a una chiesa con l'elmo in mano a chiedere l'elemosina insieme a una mendicante. Non sanno cosa fare per mostrare la loro disperazione.

È furioso Andrea Moscato, centurione da 15 anni: «Noi ora ci arrampichiamo in questa fontana appena rifatta -urla- perché questo è un abuso di potere. Tu mi devi avvisare prima, così io posso cercarmi un altro lavoro, non mi puoi dire: 'da domani non lavori più!'. Io ho un bambino di pochi mesi da mantenere», si dispera. «Tronca pensi a pulire Milano che è piena di droga - dice Ciro, da quattro anni centurione 'di stanzà a Fontana di Trevi - altrimenti andiamo noi a Milano sotto il Duomo». La sensazione è quella di essere abbandonati, spiega Ciro: «I vigili che ci hanno fermato ci hanno detto che dobbiamo andare alla Caritas a mangiare, che sono problemi nostri», dice, amareggiato.

Gli ex centurioni chiedono che sia trovata una soluzione in tempi brevi. «Se ci fanno lavorare nelle vie limitrofe per noi va bene altrimenti metteremo un avvocato. Nel decreto il divieto è nelle piazze monumentali», sottolinea all'Adnkronos Pacifico Sed, anche lui operativo a Fontana di Trevi da ben 14 anni. «Non siamo noi il degrado di Roma, i veri ladri sono quelli di Mafia Capitale, quelli che accusano noi», sottolinea ancora Andrea Moscato, che, facendosi portavoce della categoria, chiede a Tronca «un incontro per trovare una soluzione». E al commissario prova a suggerire un'idea: «Basta regolarizzarci».