Roma, i centurioni sfrattati dal Colosseo ora assediano il Pincio

Roma, i centurioni sfrattati dal Colosseo ora assediano il Pincio
di ​Elena Panarella
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Lunedì 12 Settembre 2016, 08:32 - Ultimo aggiornamento: 13 Settembre, 08:05

Lucidati gli elmi, infilati i calzari, impugnate le spade (ovviamente di plastica) i finti centurioni sono tornati. Sempre più numerosi. Questa volta però al Pincio. Più precisamente nel tratto che da piazza del Popolo sale su verso la splendida terrazza. A metà passeggiata con le armi sguainate attirano con fierezza l'attenzione dei turisti per la classica foto ricordo (cinque euro a persona, venti per il gruppo).

 
 
«Impossibile evitarli - racconta una famiglia di Bergamo - bisogna per forza passarci in mezzo, tentanto in tutti i modi di bloccarti il passaggio per il solito scatto fotografico. Con gli stranieri la situazione è molto più insistente». Eppure il 21 luglio il sindaco Raggi ha firmato l'ordinanza che vieta a questo esercito romano di lavorare nelle aree di pregio.

PIÙ CONTROLLI
«Le ordinanze per farle funzionare bisogna applicarle - spiega il consigliere del I municipio, Nathalie Naim - Questo è un fenomeno sicuramente da debellare, è inopportuno al Colosseo figuriamoci al Pincio pieno di famiglie con i bambini. Tutta la città è fuori controllo. Ogni luogo legato al turismo è invaso da questo tipo di realtà». E aggiunge: «Attorno a Fontana di Trevi le bancarelle regolari hanno addirittura una sorta di bodyguard che allontana gli abusivi. Bisogna aumentare i controlli altrimenti la situazione precipita». Intanto nonostante la diffida, una cosa è certa: i centurioni non hanno nessuna intenzione di mollare elmo, corazza e mantello rosso. E così per dribblare l'ordinanza hanno iniziato un percorso itinerante: «Non facciamo nulla di male, dobbiamo campare pure noi».

L'ORDINANZA
Il provvedimento è chiaro «divieto per qualsiasi attività che preveda la disponibilità a essere ritratto come soggetto in abbigliamento storico (per esempio come centurioni) in fotografie o filmati, dietro corrispettivo in denaro». Un fenomeno, quello dei centurioni, che per il Campidoglio ha assunto nel tempo grosse proporzioni ed è «lesivo del decoro della città, in quanto tali soggetti adottano un fantasioso e non consono abbigliamento». Spesso «agiscono in alcuni casi con modalità inopportune, insistenti e talvolta aggressive».

Così la nuova giunta ha deciso di inasprire anche le multe: fino a 400 euro per chi non rispetta le regole. Il divieto vale in «tutto il territorio ricadente nel perimetro del sito Unesco». «I controlli non ci sono e l'esercito avanza», ironizza un turista napoletano. Insomma, nessun addio. Stessa fisiologica rinascita per gli adescatori salta-fila. Sempre pronti a presidiare i marciapiedi e gli incroci lungo tutta via Ottaviano. Obiettivo, il fiume di pellegrini diretti a piazza Risorgimento e San Pietro. Invasione anche al Colosseo. Così anche i procacciatori di tour per conto di sedicenti agenzie turistiche (con tanto di finto tesserino al collo e depliant) non hanno alcuna intenzione di mollare la presa.

elena.panarella@ilmessaggero.it
 

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