Roma, scade il divieto per i centurioni in centro storico: è allarme nuova invasione

Roma, scade il divieto per i centurioni in centro storico: è allarme nuova invasione
di Lorenzo De Cicco
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Mercoledì 30 Novembre 2016, 08:03 - Ultimo aggiornamento: 19:46

«Finalmente torniamo al posto che ci spetta: il Colosseo», annunciava l'ex gladiatore Proximo a Russell Crowe, nel famoso film di Ridley Scott. E lo stesso - in versione presumibilmente meno aulica, e più pecoreccia - sono pronti a dire i finti centurioni abituati per anni a cingere d'assedio i monumenti del centro di Roma, per dare la caccia ai turisti e intascare generose mance dai 10 ai 50 euro per il classico scatto davanti al monumento (mance spesso strappate con richieste fin troppo pressanti, ai limiti dell'estorsione).
Preparano il grande ritorno nelle piazze più visitate di Roma anche i risciò-taxi, le quattro ruote ecologiche che sfrecciano nel cuore della Città eterna trasportando i turisti, con tariffe da gondola veneziana (e senza licenze). A lanciare l'allarme sugli abusivi di ritorno è stata la stessa Polizia locale di Roma, che ha appena spedito una relazione alla sindaca Raggi per rimarcare la scadenza imminente dei divieti.

LO STOP
Il repulisti nei luoghi storici della Capitale era stato avviato dal commissario straordinario del Campidoglio, Francesco Paolo Tronca, che all'inizio del suo mandato a Palazzo Senatorio aveva sfornato due ordinanze per mettere al bando risciò e centurioni dalle zone più ricercate dai visitatori: prima intorno al Colosseo, poi anche nell'area del Vaticano - soprattutto per scongiurare l'effetto assalto al pellegrino durante il Giubileo - e poi ancora nelle altre vie e piazze storiche, fino al parco di Villa Borghese. Multa per i trasgressori? Salata: 400 euro.
I divieti, scaduti a fine giugno, sono stati resuscitati dalla neo-eletta Virginia Raggi il 21 luglio, quando la sindaca ha firmato un provvedimento identico a quello dell'ex prefetto, con una nuova scadenza: il 30 novembre, oggi. Data cerchiata di rosso nel calendario dei figuranti con la lorica cartonata e il gladio di plastica. Perché potranno ricominciare a importunare i turisti senza correre il rischio della stangata comunale.
Stesso discorso per gli autisti dei risciò, pronti a riproporsi su strada con il salato listino prezzi: dai 10 euro chiesti per una sfilata rapida su via dei Fori Imperiali fino ai 70 euro per un tour tra i monumenti del Tridente.
Il rischio di una nuova invasione degli abusivi è dietro l'angolo. A segnalarlo è stato anche un rapporto della Municipale. Il documento, firmato dal numero uno dei caschi bianchi, il comandante generale Diego Porta, fa notare che senza divieti, inevitabilmente, la selva di figuranti e carrozzelle riprenderà il controllo delle postazioni perdute.

IL REGOLAMENTO FERMO
Che fare, quindi? Difficile pensare a un'altra ordinanza lampo, che proroghi l'interdizione fino all'anno nuovo. Sarebbe la terza di fila nel giro di un anno. E l'amministrazione comunale si esporrebbe al rischio di una bocciatura da parte del Tar, considerato che questi provvedimenti, per la loro stessa natura, devono essere collegati a un «fatto emergenziale» e non possono sopravvivere di proroga in proroga.
Servirebbe quindi una regolamentazione permanente e definitiva. A dire il vero, già durante l'estate, era stata avviata un'istruttoria per disciplinare il business dei taxi a pedalata assistita. Gli uffici del Dipartimento Trasporti, insieme alla Polizia locale, avevano proposto un patentino per i conducenti e anche un registro per le imprese del settore. Per poi arrivare, magari, a un tetto alle licenze, sul modello dei taxi veri e propri. Il progetto però è rimasto nei cassetti di Palazzo Senatorio. In attesa che qualcuno lo tiri fuori, per risciò e centurioni la strada torna libera. Direzione: Colosseo.