Capocotta, blitz sulle spiagge libere: sequestrati chioschi abusivi

Capocotta, blitz sulle spiagge libere: sequestrati chioschi abusivi
di Giulio Mancini
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Giovedì 11 Febbraio 2016, 10:52 - Ultimo aggiornamento: 13:05

Abusivismo edilizio in area di pregio naturale considerata di interesse comunitario. Sarebbe questa la motivazione del blitz della Polizia locale di Roma Capitale gruppo X Mare condotta a Capocotta, la spiaggia libera comunale distesa tra il km 8,00 ed il 10,00 della via Litoranea Ostia-Anzio. L'operazione Dune comporta il sequestro di tutti i manufatti presenti nell'area: dar Zagaja, Mediterranea, Oasi Naturista, Porto di Enea e Mecs Village. Il 28 gennaio era toccato al chiosco Settimo Cielo.

Una ventina di agenti, coordinati dal comandante Antonio Di Maggio, hanno posto i sigilli nella forma del sequestro preventivo concordato con il commissario del X Municipio, Domenico Vulpiani, e la Procura della Repubblica di Roma.

I chioschi, realizzati nel 1999 dal Comune di Roma, sono stati affidati in gestione a soggetti privati che sarebbero responsabili di consistenti abusi con ampliamenti coperti e piattaforme in legno. La convenzione con i gestori è scaduta a luglio 2015. La spiaggia di Capocotta, uno degli ultimi residui di duna mediterranea del Lazio, è tutelata come Sic, sito di interesse comunitario. L'arenile è noto a livello internazionale come la spiaggia dei nudisti: nel 2000 il Campidoglio ha emesso una delibera che riservava un fronte mare di circa 250 metri esclusivamente alla pratica naturista.

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