Comune, Raggi cambia ancora: valzer di poltrone per i dirigenti

Comune, Raggi cambia ancora: valzer di poltrone per i dirigenti
di Lorenzo De Cicco
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Mercoledì 10 Gennaio 2018, 07:45 - Ultimo aggiornamento: 11 Gennaio, 08:10

IL TURN OVER
Cinque rimpasti in giunta in un anno e mezzo e due maxi-avvicendamenti dei dirigenti apicali (il primo è quello firmato da Raffaele Marra) evidentemente non sono bastati. Virginia Raggi è pronta a dare il là a un nuovo giro di valzer, in pista ci sono ancora loro, i grand commis di Palazzo Senatorio, i capi dei dipartimenti che muovono da dietro le quinte le fila dell'azione amministrativa, quelli a cui basta mettere una firma o negarla per segnare il futuro dei progetti faticosamente approvati dalla giunta. C'è già una data: il 1 febbraio. Tra venti giorni, quindi, i cambi di poltrona dovrebbero essere ufficializzati, insieme alla nuova macrostruttura; la procedura dell'interpello tutta via web, dopo la grana delle vecchie nomine finita in Procura - è alle battute finali e la sindaca in questi giorni sta vagliando i curricula e studiando le caselle da riempire.

La limacciosa macchina burocratica del Campidoglio, nel frattempo, aspetta le mosse del M5S e inevitabilmente rallenta, in attesa di capire quali stanze cambieranno padrone. Non saranno poche, trapela da Palazzo Senatorio; Raggi e i fedelissimi avrebbero in mente cambi in tanti uffici chiave, dall'Urbanistica ai Lavori Pubblici, per arrivare a quell'accelerazione ritenuta fondamentale per la ripartenza della Capitale.

IL VERDE PUBBLICO
Una delle vittime eccellenti di questo rimpasto dei dirigenti è Rosalba Matassa, al vertice del Servizio Giardini fino al 31 dicembre. Poi il suo interim è scaduto e quasi sicuramente non sarà rinnovato; Matassa, esperta di animali prestata al Campidoglio dal Ministero della Salute (lì si occupava di veterinaria), ha ricevuto l'incarico da pochi mesi, ma complice anche la sciagurata vicenda di Spelacchio, al netto della riabilitazione delle ultime ore, non dovrebbe essere confermata. Sopra di lei, al dipartimento Ambiente, dovrebbe restare Pasquale Pelusi, manager esperto che ha curato tutti i bandi che dovrebbero finalmente far ripartire, in modo sistematico, lo sfalcio di alberi e cespugli nei primi mesi dell'anno; c'è solo un problema, per lui: ad agosto arriverà a tre anni di mandato nello stesso dipartimento e, per i paletti dell'Anticorruzione, sarebbe costretto a migrare altrove, per la cosiddetta rotazione. Ma per ora, considerato il buon lavoro fatto, dovrebbe essere confermato.

BUCHE E FINANZE
Lascerà l'Urbanistica, altro settore chiave dell'amministrazione, Annamaria Graziano, destinata alle Risorse Economiche al posto di Andreina Marinelli. All'Urbanistica allora dovrebbe arrivare Cinzia Esposito, finora direttrice del X Municipio di Ostia, dove ha lavorato a braccetto con l'ex commissario Vulpiani, e che ha dimostrato un certo feeling con i grillini. Tanto che dovrebbe essere promossa all'Urbanistica, sì, ma senza lasciare l'incarico nel distretto del Litorale.

Cambi in vista anche ai Lavori Pubblici: dovrebbe abbandonare il capo dipartimento Roberto Botta, ma non sarà una bocciatura. Il dirigente dovrebbe ottenere una promozione come vice-direttore generale del Campidoglio, subito sotto il diggì Franco Giampaoletti. In tutto, di vice-direttori generali, ce ne saranno quattro e gestiranno altrettanti macro-settori.

VIGILI E MARRA
Va capito se ci saranno cambi alla Polizia Municipale: il comandante generale Diego Porta ha chiesto di essere confermato, del resto ha ancora altri due anni di contratto, ma alcuni dirigenti storici come Antonio Di Maggio si sono candidati per lo stesso posto. Non dovrebbe cambiare poltrona Renato Marra, che dopo l'inchiesta sulla sua promozione al Turismo è tornato nei ranghi dei vigili, a capo del gruppo della Cassia.

 

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