Roma, un milione di euro per i campi rom che saranno chiusi

Roma, un milione di euro per i campi rom che saranno chiusi
di Lorenzo De Cicco
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Martedì 18 Luglio 2017, 07:57 - Ultimo aggiornamento: 20:06
I campi rom vanno «superati», ergo chiusi, ma intanto il Campidoglio stanzia quasi 1 milione di euro per risistemarli, tra muretti da ritinteggiare o «decorare» e buche delle stradine interne da coprire di bitume. Per i fatiscenti villaggi della solidarietà, le baraccopoli istituzionali gestite direttamente dall'amministrazione comunale che il M5S si è impegnato a smantellare a colpi di delibere e memorie di giunta, sono stati stanziati 845mila euro. Il provvedimento è stato elaborato dai tecnici del dipartimento Lavori pubblici e prevede una sfilza di interventi, dalla «manutenzione del manto stradale e dei marciapiedi della viabilità interna», come si legge nelle carte della commessa comunale, alla sistemazione dei cancelli, alle «tinteggiature e decorazioni». Il fascicolo dell'opera elaborato in vista dei cantieri prevede tra gli interventi la «sostituzione degli elementi decorativi degradati, con altri analoghi per non alterare gli aspetti geometrici-cromatici delle superfici di facciata». Anche se, a vedere come sono ridotti container e roulotte, viene da chiedersi dove si trovino tutte queste «decorazioni geometriche» di pregio, tanto da dover essere rimpiazzate con tanta cura e attenzione. Secondo il Comune, c'è da rifare anche l'intonaco che, sottolineano i documenti dell'appalto, «svolge una funzione allo stesso tempo protettiva e decorativa».
Insomma, anche se gli insediamenti dei nomadi per l'amministrazione sono da smobilitare, tanto che per la prima volta a fine maggio la giunta Raggi ha votato una delibera che prevede la chiusura dei primi due campi entro fine 2018, Roma Capitale continua a finanziarne la manutenzione.

LA COMMESSA
L'appalto preparato dai tecnici dei Lavori pubblici è stato spacchettato in due lotti e prevede interventi anche nei centri della Monachina e della Barbuta, vale a dire gli accampamenti che in base al Piano Rom del M5S dovrebbero essere smantellati per primi, entro dicembre 2018. Il Comune ha comunque giudicato «indispensabili i lavori di manutenzione per la salvaguardia dei residenti dei villaggi». E così le ditte esterne che verranno reclutate per occuparsi di buche da tappare e pareti da ripitturare, lavoreranno a pieno regime per i prossimi due anni. Costo per le casse comunali: 845mila euro, come si evince dal «quadro economico complessivo» dei due lotti.

BONUS AFFITTO
L'unico insediamento dove le ditte non interverranno è il Camping River, la baraccopoli di via della Tenuta Piccirilli che dovrebbe essere chiusa nei prossimi mesi. Qui dovrebbe debuttare il cosiddetto bonus affitto per i rom a basso reddito che oggi abitano nei container. Nella delibera ad hoc approvata dalla giunta a fine giugno infatti si legge che «esclusivamente per gli ospiti del Camping River aventi diritto alle misure di sostegno all'inclusione abitativa, si potrà erogare l'incentivo per finanziare la compartecipazione alla spesa per l'utilizzo di moduli abitativi».