Roma, caos Buche, emergenza fondi: salta il piano del Comune

Roma, caos Buche, emergenza fondi: salta il piano del Comune
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Domenica 18 Settembre 2016, 09:31 - Ultimo aggiornamento: 19 Settembre, 16:12

IL CASO
Altro che 250 milioni annui da investire nella battaglia contro le buche, stimati dai tecnici dell'Acer. Per la manutenzione stradale, almeno fino alla prossima primavera, continueranno ad arrivare soltanto gli spiccioli. Marcello Minenna, ex assessore al bilancio dell'amministrazione di Virginia Raggi, aveva promesso di dirottare su questa voce buona parte di quel centinaio di milioni che prevedeva di inserire nell'assestamento di bilancio di settembre. Poi, lo tsunami che ha colpito la giunta pentastellata ha fatto saltare assessore e manovra, con tanti saluti alla campagna di ristrutturazione delle martoriate strade romane. E così il Campidoglio è dovuto andare sul minimo sindacale, o anche meno, lanciando un bando di gara per la manutenzione ordinaria delle strade nei prossimi sei mesi, diviso in dieci lotti, per un importo totale di 9.666.044 euro.
IL BANDO
La gara, i cui termini sono stati rinviati a fine mese, divide le strade di grande viabilità della Capitale - gli 800 chilometri di competenza di Palazzo Senatorio, mentre le vie secondarie (4.700 chilometri) sono a cura dei Municipi - in dieci lotti funzionali: nove sono divisi per zone, il decimo riguarda le sedi tranviarie, comprese quelle non più utilizzate. Ogni impresa concorrente può presentare offerte fino a un massimo di quattro lotti, ma non può aggiudicarsene più di uno. Quindi, per 180 giorni dall'aggiudicazione, la vincitrice dovrà occuparsi di «manutenzione ordinaria, sorveglianza e pronto intervento» nell'area di propria competenza.
LA SITUAZIONE
Siamo ancora lontani, insomma, da un intervento risolutivo su questo fronte, che sconta anni di cattiva gestione. La questione infinita delle buche a Roma si racconta in due capitoli. Da una parte la corruzione, che porta a vincere sempre le stesse ditte, che nessuno controlla: anzi, si controllano da sole, decidono loro quali buche chiudere e se conviene ancora farlo.
800
I chilometri di strade
di grande viabilità,
di competenza
del Campidoglio
Dall'altra parte ci sono la mancata manutenzione straordinaria e i lavori eseguiti malissimo per decenni. Comune e Municipi negli anni hanno sempre scelto la tecnica suicida degli interventi in emergenza, delle proroghe degli appalti, delle buche rattoppate. Nella lista degli errori ci sono anche i lavori maldestri, così palesi che il Campidoglio è dovuto correre ai ripari. Il «piano anti-buche» partito lo scorso anno, e costato sei milioni di euro, ha restituito alla città addirittura caditoie e tombini ricoperti dall'asfalto: impossibile far confluire l'acqua in caso di piogge. In campagna elettorale la Raggi aveva detto: «Riempiremo le buche facendo appalti regolari». Per farlo, però, serviranno risorse che ancora non si vedono.
LE REAZIONI
«Il nuovo bando per la manutenzione delle strade capitoline targato Raggi è una grande bufala - attacca Fabrizio Ghera, capogruppo Fdi-An - Si tratta di dodici lotti per un importo di circa un milione di euro a lotto e per la durata di sei mesi al quale possono partecipare anche tutte quelle aziende che hanno lavorato negli ultimi tre anni e mezzo con il Comune». In sostanza, aggiunge Ghera, «con questo bando si rischia anche di premiare chi non ha certamente brillato nei lavori di manutenzione stradale in questi anni: altro che gara pubblica, siamo di fronte all'ennesima proroga».
Fabio Rossi
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