Roma. Buche, radici, spazzatura: Capitale a passo d'uomo tra limiti e strade chiuse

Roma. Buche, radici, spazzatura: Capitale a passo d'uomo tra limiti e strade chiuse
di Laura Bogliolo e Alessandro Di Liegro
3 Minuti di Lettura
Sabato 23 Settembre 2017, 08:15 - Ultimo aggiornamento: 24 Settembre, 11:33
C'è un'umanità fisicamente mortificata al volante per le strade di Roma: quella degli automobilisti costretti ad abbracciare la filosofia della slow life tentando di rispettare gli strambi limiti di velocità imposti dal Campidoglio per «radici affioranti», «manto stradale dissestato». Anziché pensare a riparare le strade, l'amministrazione impone limiti di velocità dai 10 ai 30 chilometri all'ora. La lista delle strade per lumache si è recentemente allungata: in via Paolo Boselli, accanto allo stadio Olimpico, sono apparsi i cartelli che impongono il limite di 20 km/h. Motivo? «Strada deformata». Avvallamenti, buche, radici degli alberi rendono la strada un percorso ad ostacoli. E allora ecco spuntare in ogni Municipio la filosofia della slow life, o meglio, detto alla romana, del «mettiamoci na pezza».

IN CENTRO
In Centro c'è anche via Nizza che spicca per i suoi 25km/h causa buche e voragini e poi via Nazionale (30 km/h) diventata una lingua d'asfalto ondulata e rammendata pericolosissima per i centauri. I limiti lumaca su viale della Moschea sono stati sostituiti da rete arancioni sgangherate e il divieto di transito: i lavori di rifacimento dovrebbero iniziare a novembre.

PERIFERIA E NOVITÀ
Su viale Cristoforo Colombo si continua a rischiare di avere crampi alle gambe per il gioco «frizione, freno, acceleratore»: si deve essere abilissimi per riuscire a mantenere la velocità a 30 km/h e poi a 50km/h. I limiti di velocità da lumaca prendono sempre di più il posto dei lavori di messa in sicurezza delle strade. In via Appia Nuova le radici dei pini stanno sollevando il manto stradale e allora si deve andare a 30. Stesso limite su viale dei Romanisti (Torre Spaccata): in zona, in via Marcio Rutilio, si è riaperta la buca che a Natale era stata addobbata con palline colorate e un alberello. Spostarsi in auto o in moto in periferia è un'impresa non facile. E soprattutto lenta. Limite ridotto a 30 in alcuni tratti in via di Tor Bella Monaca, viale di Torre Maura, via Osteria del Finocchio, via di Salone, via Collatina.

La situazione non è migliore a Monteverde, tra via Agnelli e via Ramazzini, dove si è costretti ad andare pianissimo per le buche. Resiste sulla via Salaria (nel tratto tra via Prati Fiscali e il Gra) il limite di 30 presente a singhiozzo anche su via Aurelia, via di Malafede e via Acilia. La linea del Comune dopotutto è quella di aumentare le zone a 30 km/h come stabilito nella delibera del 15 settembre che parla di «mobilità dolce e sostenibile». Due sono in arrivo nel I Municipio, come afferma l'assessore ai Lavori Pubblici Anna Vincenzoni: «Aree ambientali nella zona dell'Aventino e a Borgo. Abbiamo ricevuto gli stanziamenti e ora stiamo valutando le modalità d'attuazione».

Passiamo ai cantieri infiniti (mai iniziati) e strade chiuse: viale della Moschea ovviamente, record all'Appio-Tuscolano con il tratto finale di via Nocera Umbra chiuso da novembre del 2015 per «cavità in fase di sgrottamento», sotto in pratica è vuoto. Poi ci sono le ultime arrivate della lista dopo le piogge recenti: via Simone Simoni (piazzale delle Medaglie d'Oro) chiusa per smottamento, via Alessandro Stoppato (Romanina) e via Spadola (Morena) chiuse per voragini e via Val D'Ossola (Nomentana) per dissesto del manto stradale. A Roma non ci facciamo mancare proprio nulla: c'è una strada vicino alla Centrale del Latte chiamata via Fondi Monastero che è chiusa «per abbandono di rifiuti solidi sul manto stradale». Si creano buche, avvallamenti per le radici, discariche e invece di riparare le strade si impone la regola del «mettiamoci na pezza». Anzi, un limite di velocità assurdo.
 
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