Buche, dalla Colombo alla Casilina: la trappola delle consolari

Buche, dalla Colombo alla Casilina: la trappola delle consolari
di Fabio Rossi
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Martedì 1 Maggio 2018, 09:02
La più pericolosa di tutte, per automobilisti e motociclisti, resta via Cristoforo Colombo: sì, proprio quella sulla quale, a causa delle buche e delle radici degli alberi che affioravano sull'asfalto, il Campidoglio aveva imposto il limite di velocità a 30 chilometri orari. Ma in generale è sulle consolari che si registra il numero più alto di incidenti dovuti a voragini aperte sul fondo stradale e alberi pericolanti, secondo il report della polizia locale. Dalla Casilina alla Cassia, sono le strade di scorrimento radiali della Capitale (quelle che vanno dal centro alla periferia) le più a rischio: e i risarcimenti per i danni causati alle vetture ne sono la diretta e immediata conseguenza.

I RISCHI
Le zone con me maggiori insidie sono, infatti, quelle attraversate dalle arterie abitualmente più dissestate. È il caso del municipio IV, che non a caso si estende intorno all'asse della Tiburtina - la seconda strada cittadina per numero di incidenti, secondo i dati dei vigili urbani - è delimitato da Nomentana e Prenestina, anch'esse vie ad alto tasso di sinistri, ed è attraversato da via Collatina. Destino comune per altri due municipi: il V (Pigneto-Centocelle) e il VI (Tor Bella Monaca-Torre Angela). Due territori contigui, che sono delimitati dalle stesse due, affollate, arterie - via Casilina e via Prenestina - entrambe saldamente nella top ten della Città eterna come numero di buche e incidenti.

VERSO IL MARE
Situazione ancora peggiore, se possibile, nel municipio X (Ostia-Acilia). A portare verso l'alto l'ex circoscrizione del litorale romani in questa (ben poco invidiabile) classifica non è soltanto l'ormai famigerata via Colombo, ma anche l'asse via del Mare-via Ostiense e alcuni tratti della Litoranea particolarmente disseminati di buche. Imbarazzo della scelta, invece, per il municipio XV: a Roma nord il tasso di incidenti (e di conseguenti risarcimenti da pagare per l'amministrazione capitolina) è mantenuto alto in primis da via Cassia - una delle arterie con i maggiori problemi di manutenzione in assoluto - ma anche da via Flaminia nuova, viale di Tor di Quinto e (in parte) via Trionfale. Nel resto della città, si segnalano in negativo la Salaria (specie dopo le ondate di maltempo degli ultimi mesi), via di Torrevecchia, viale del Muro Torto, via Gregorio VII, via Casal del Marmo e via dei Prati Fiscali.

LE CAUSE
A rendere queste strade particolarmente dannose per auto e moto è principalmente la mancanza di un'adeguata manutenzione (ordinaria e straordinaria) che, ovviamente, si ripercuote soprattutto sulle strade che sopportano il maggiore carico di traffico veicolare. Pochi fondi disponibili in bilancio, ma anche insostenibili ritardi burocratici. Basti pensare al bando per la manutenzione ordinaria della grande viabilità cittadina, lanciato un anno e mezzo fa e con più della metà dei lotti ancora da assegnare. Ma sono ancora da avviare alcuni appalti fondamentali per la cura del verde pubblico, a partire da quello orizzontale. E restano altri cantieri per 8,5 milioni, in gran parte manutenzione straordinaria di strade, ancora in attesa di essere aggiudicati con il meccanismo dell'offerta economicamente più vantaggiosa.
 
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