Summit Ue a Roma: città blindata in attesa vertice del 25 marzo

Summit Ue a Roma: città blindata in attesa vertice del 25 marzo
di Mauro Evangelisti
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Venerdì 17 Marzo 2017, 12:11 - Ultimo aggiornamento: 12:12
Misure di sicurezza al massimo nel centro di Roma per l'arrivo di tutti i presidenti dei parlamenti dei paesi europei, antipasto di quanto avverrà il 25 marzo. Al via  le celebrazioni del Parlamento italiano per il sessantesimo anniversario della firma dei Trattati di Roma. Alla Conferenza voluta da Camera e Senato partecipano i presidenti dei Parlamenti nazionali degli Stati membri e del Parlamento europeo. Le iniziative al mattino a Montecitorio, al pomeriggio a Palazzo Madama. 

Alle 9,30, alla Camera, il saluto della presidente Laura Boldrini, previsti gli interventi di  Romano Prodi, già presidente della Commissione europea, e Maria Romana De Gasperi, presidente onoraria della Fondazione De Gasperi e dei rappresentanti dei Parlamenti degli altri Paesi fondatori che sottoscrissero insieme all'Italia i Trattati di Roma: Siegried Bracke, presidente  della Chambre des Reprèsentants belga; Claude Bartolone, presidente dell'Assemblèe Nationale francese; Norbert Lammert, presidente del Bundestag tedesco; Mars Di Bartolomeo, presidente della Chambre des Dèputès lussemburghese; Khadija Arib, presidente del Tweede Kamer olandese. 

La presidente Laura Boldrini ha spiegato: «Il progetto dell'Unione Europea ha garantito non solo la pace, ma ha posto le condizioni per promuovere lo sviluppo economico, la libertà di movimento e consentito ai nostri popoli di conoscersi sempre più intensamente. Nonostante i traguardi raggiunti l'Europa attuale non funziona, sembra avere il freno a mano tirato e procedere a velocità ridotta».

Intanto resta alta la preoccupazione per il 25 marzo, quando a Roma arriveranno 120 personalità di tutta Europa, tra capi di Stato, di Governo, ministri e vertici della UE. Oltre ai timori per la sicurezza, c'è ila necessità di superare la crisi nella gestione dei rifiuti che sta vivendo la Capitale a causa del fatto che gli impianti di trattamento di Cerroni, a Malagrotta, stanno funzionando solo a metà. L'onorevole a Alessandro Bratti, presidente della Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti, ha spiegato: «L'emergenza sarebbe catastrofica, servono risposte» 
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