Baby squillo, nuovo arresto per Sbarra,
trovati oltre 2mila file pedopornografici
nel suo computer

Baby squillo, nuovo arresto per Sbarra, trovati oltre 2mila file pedopornografici nel suo computer
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Sabato 14 Dicembre 2013, 14:33 - Ultimo aggiornamento: 16 Dicembre, 08:14
Nuova ordinanza cautelare per il commercialista Riccardo Sbarra gi al centro dell'inchiesta su uno sfruttamento della prostituzione di due minorenni in un appartamento ai Parioli. I carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma, gli hanno notificato il provvedimento nel carcere di Regina Coeli dove il 35enne si trova detenuto dal 28 ottobre a seguito di un'ordinanza emessa nell'ambito della vicenda delle baby squillo nei suoi confronti e di altre quattro persone, tra cui anche la madre di una delle minorenni sfruttate. Le nuove imputazioni a carico di Sbarra derivano dagli esiti dei preliminari accertamenti tecnici di natura informatica effettuati sui computer sequestrati all'indagato a seguito del suo arresto in ottobre che hanno consentito di rilevare la presenza di circa 2.000 files informatici contenenti filmati e fotografie di tipo pedopornografico.



Il provvedimento cautelare è stato emesso dal gip Maddalena Cipriani su richiesta del procuratore aggiunto Maria Monteleone e del sostituto Cristiana Macchiusi. Pornografia minorile aggravata, detenzione e cessione di materiale pedopornografico, sono i reati contestati nell'atto. L'analisi della cronologia dell'applicativo informatico Skype ha poi consentito di accertare che l'indagato, in passato, ha ceduto file pedopornografici ad altri utenti della rete internet, verosimilmente ragazze minorenni, ciò al fine di adescarle e indurle in tal modo al compimento di atti sessuali. Sbarra aveva cercato di non far analizzare quel computer ai militari dell'Arma: quando infatti carabinieri lo andarono a prendere a casa, l'uomo si precipita verso il pc poggiato sulla scrivania. Lo afferra e lo getta dalla finestra dell'abitazione al primo piano, sperando forse di cancellare le tracce della sua attività pedopornografica. Gettandolo il computer dalla finestra Sbarra, cliente delle due baby squillo, sperava forse di cancellare le tracce della sua attività pedopornografica. Ma così non è stato. Quindi la nuova tappa dell'operazione «Ninfa» portata avanti dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di via in Selci.
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