Il caso divampò contemporaneamente a quello delle due minorenni che si prostituivano in un appartamento dei Parioli, ma tra le due vicende non sono emersi collegamenti. Come per l'inchiesta sul caso dei Parioli, anche per Guidotti gli accertamenti della Squadra Mobile di Roma sono partiti dalla denuncia della madre della giovane, la quale insospettita dallo strano comportamento della figlia si era rivolta agli investigatori nell'estate dello scorso anno.
La ragazzina aveva cambiato improvvisamente il suo tenore di vita: aveva sempre nuovi abiti e borse firmate, cellulari e negli ultimi tempi anche i rapporti con i familiari erano diventati più difficili del solito.
E ad avere dei sospetti erano state anche le stesse assistenti sociali della giovane. Guidotti, disoccupato originario di Capena, si spacciava, secondo quanto ricostruito dagli investigatori, per un manager di modelle. La promessa erano book fotografici da consegnare a 'gente che contà per riuscire a sfondare nel mondo dello spettacolo. La scusa iniziale erano servizi di foto con pose nude e il ruolo di accompagnatrice. Ma alla fine erano le stesse ragazze che finivano per essere accompagnate dal 55enne direttamente a casa dei clienti. Si tratta di uomini facoltosi, tra cui liberi professionisti, dirigenti di aziende e commercianti che abitano in diversi quartieri bene della Capitale.
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