Roma, autista Atac picchiato durante il servizio

Roma, autista Atac picchiato durante il servizio
di Paola Vuolo
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Venerdì 4 Novembre 2016, 08:17 - Ultimo aggiornamento: 5 Novembre, 16:22


E' stato preso a pugni dal branco inferocito perché non voleva fare una fermata al di fuori del percorso. Preso a botte nell'autobus dagli sconosciuti che pretendevano di scendere a casaccio. L'autista è finito in ospedale, i picchiatori sono scappati.

LA DINAMICA
Domenica scorsa, poco dopo mezzanotte, l'autobus della linea N21 che proviene dal capolinea sulla Laurentina è arrivato in via di Mezzocammino. Nel bus c'è un gruppo di giovani che comincia a urlare contro l'autista: «Fermati, dobbiamo scendere qui». L'autista all'inizio li ignora, ma il gruppo gli si avvicina e lo insulta: «Brutto str... hai capito che ti devi fermare?» L'uomo risponde calmo che semplicemente non può. Ancora un centinaio di metri e li farà scendere «appena arriviamo alla fermata». È un attimo, quelle parole sono sembrate come una sfida.
I ragazzi urlano ancora di più e passano dagli  insulti alle mani, parte un pugno che colpisce il conducente al volto. L'uomo è stordito, ha il sangue che gli cola sul viso, il branco aziona i freni d'emergenza, l'autobus si ferma e loro scappano. L'autista si riprende fa ripartire il bus e arriva al capolinea di via Piermarini. I colleghi chiamano il 118, poco dopo un'ambulanza porta il ferito al Sant'Eugenio. Il pugno gli ha spaccato il naso.

GLI ACCERTAMENTI
Gli investigatori sono sulle tracce del branco, il conducente è riuscito a descrivere gli aggressori. Questo è solo l'ultimo degli episodi di violenza contro gli autisti o i mezzi dell'Atac. Nella notte tra il 31 ottobre e il 1° novembre a Tor Bella Monaca cinque bus sono stati colpiti con pallini di ferro da un gruppo di ragazzini tra gli 8 e i 10 anni. Pochi giorni prima un passeggero della Roma-Lido infuriato per il ritardo aveva rotto il vetro di una cabina e ferito la macchinista.
L'Atac ha postato l'episodio sulla sua pagina facebook nell'ambito della campagna #respect per condannare ogni atto di inciviltà ed esprimere vicinanza nei riguardi dei colleghi che sono vittime di aggressioni mentre fanno il proprio lavoro al servizio della gente.

 

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