«La nostra è stata una decisione sofferta che ci ha visti però unanimi entrambi. La motivazione che mi ha convinto a dimettermi è stata il fatto che noi da tempo siamo in difficoltà finanziarie evidenti. È stato negoziato un contratto di finanziamento con banche basato su un piano industriale elaborato con fatica e che guarda fino al 2019.
Uno dei pilastri era previsione dismissione di alcuni immobili non strumentali che avrebbe portato una serie di benefici per 95 milioni. Ma la nuova amministrazione ci ha detto che era del tutto contraria. E questo ci ha messo in crisi perché il piano non era sostenibile». Così l'amministratore unico dimissionario di Atac, Armando Brandolese, durante una conferenza stampa congiunta con l'ex dg Marco Rettighieri.
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