Atac Roma, persi 10 milioni di chilometri: colpa di scioperi e mezzi vecchi

Atac Roma, persi 10 milioni di chilometri: colpa di scioperi e mezzi vecchi
di Lorenzo De Cicco
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Domenica 26 Giugno 2016, 09:42 - Ultimo aggiornamento: 27 Giugno, 08:25
Indietro tutta. Dieci milioni di chilometri in meno. È quanto hanno macinato i trasporti pubblici della Capitale nel 2015 rispetto a quanto programmato dalla stessa Atac. I numeri della grande retromarcia sono stati messi nero su bianco dal rapporto che i nuovi vertici della partecipata romana hanno consegnato al Campidoglio, insieme al bilancio dell'anno scorso. Numeri impietosi, su tutti i fronti: autobus, ferrovie urbane, metro (a parte la nuova linea C, l'unica non in perdita). Le cause del disastro? La sequela infinita di scioperi, selvaggi e non, che hanno messo il rallentatore alle corse del Tpl, ma anche il parco mezzi ultra-datato e rimasto per mesi senza una manutenzione adeguata, gli incidenti stradali, i guasti continui delle navette, spesso originati dalle buche, i furti di cavi.

LE AGITAZIONI
In totale nel corso dell'anno passato - prima quindi che l'attuale governance di Atac entrasse in carica - la metro ha perso «1 milione e 398mila treni/km» rispetto a quanto programmato dal contratto di servizio. Sulla linea A, si legge nella Relazione sulla gestione, il calo è stato del 16,6%, sulla B di quasi il 20%. Solo la C ha avuto perdite uguali a zero (0,05%). Per quanto riguarda la prima linea, si legge nel dossier, «lo scostamento rispetto al servizio programmato è imputabile alla carenza di disponibilità nell'impiego delle risorse umane, dovute in parte alle reazioni alla modifica del contratto» dei macchinisti. Il nuovo accordo che ha sollevato durissime proteste tra i conducenti. Ecco allora che a causare il crollo delle corse è stata la lunga trafila di «scioperi» ma anche «i lavori per il rinnovo dell'infrastruttura ferroviaria». Sulla B più che altro hanno inciso i guasti: «Il minor servizio erogato riflette la ridotta disponibilità di mezzi e l'aumento delle soppressioni legate ai malfunzionamenti». Non è un caso che i convogli della metro blu abbiano, in media, quasi 19 anni.
 

IL «TRENINO»
Il «trenino» della Roma-Lido ha perso il 13,6% dei chilometri programmati, come la linea A, per colpa di «scioperi, eventi atmosferici ma soprattutto per la mancanza di personale, dovuta alle reazioni per la modifica del contratto». La Roma-Giardinetti ha effettuato un servizio inferiore del 28% rispetto a quanto programmato; la Roma-Viterbo del 6,6%: oltre agli scioperi, in questo caso hanno inciso anche gli incidenti su un binario della tratta.
Le perdite più macroscopiche riguardano bus e tram. Atac ha dovuto fare i conti con un parco mezzi in larga parte obsoleto (oltre 30 anni di media per i tram, più di 10 per i bus). Ma va anche detto che proprio l'anno scorso è entrata in vigore la «razionalizzazione» della rete di superficie e molte linee, per volere dei vecchi manager, sono state tagliate.

FUORI USO
La sforbiciata alle corse degli autobus in teoria avrebbe dovuto coincidere «contemporaneamente con un incremento dell'offerta della metropolitana». Un difficile equilibrio che con la metro a singhiozzo si è subito incagliato. E così, rispetto a quanto programmato, tra bus, tram e filobus Atac ha perso «7 milioni e 587mila vetture/km» rispetto al previsto. «Le minori percorrenze - si legge nel dossier - sono attribuibili essenzialmente alla mancanza di personale e di mezzi». Non è un caso se, su 2.114 navette, soltanto 1.420 siano funzionanti. Le altre restano parcheggiate nei depositi. In attesa che qualcuno le ripari.