La crisi dell'Atac, rabbia dei pendolari: «Pronti allo sciopero dell'abbonamento»

La crisi dell'Atac, rabbia dei pendolari: «Pronti allo sciopero dell'abbonamento»
di Laura Bogliolo
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Martedì 6 Settembre 2016, 08:03 - Ultimo aggiornamento: 08:05
«Non chiamatela riprogrammazione delle corse, ma taglio selvaggio!», «non pagherò più l'abbonamento», «trenta minuti di attesa a Marconi per il bus della linea 791», «80 minuti per arrivare dalla Tiburtina in viale Marconi, è una vergogna». Esplode la rabbia dei pendolari nel giorno in cui debutta «l'operazione verità» targata M5S. «La verità è che hanno riprogrammato malissimo le linee» sbottavano ieri un'anziana al capolinea di Arco del Travertino da dove parte la linea 409: sono 24 le corse soppresse. Il VII municipio in tutto vede la soppressione di 194 corse, quarto in classifica dopo il I (762), il II (273) e il IX (248). I romani, da ieri, hanno 2.728 corse in meno tra bus e tram. Un bel salasso in vista dell'apertura delle scuole.

BLACK OUT
Migliaia di romani ieri in una delle giornate più nere per i trasporti, hanno tentato di conoscere i nuovi orari delle 152 linee che sono state falcidiate, ma l'app muovi.roma e il sito muoversi.aroma sono andati in tilt dalla mattina e sono stati ripristinati soltanto dalle 18. Tutti connessi con lo smartphone al web per cercare di capire quando sarebbe passato il prossimo bus, ma l'intenso traffico di dati ha mandato in tilt il sistema. Black out anche per il servizio WhatsApp che risultava «momentaneamente interrotto per cause tecniche» spiegava l'Atac sull'account Twitter.
PERIFERIE
Si sentono tagliati fuori, abbandonati, i cittadini di Torpignattara, periferia est. «Sessanta passaggi in meno in una zona che sfiora i 50 mila abitanti è troppo» tuona il comitato di quartiere I love Torpigna. In un lungo post spiega le contraddizioni della nuova riorganizzazione: «Il 409 subisce un fortissimo ridimensionamento con 51 corse in meno e il 105 perde 18 passaggi». Proprio il 105 che è «l'unico mezzo sull'asse Labicano che porta a Termini». Ripercussioni un po' in tutti i quadranti periferici. Nella periferia nord-ovest per il taglio ad esempio delle corse alle linee 904 e 905 (Cornelia, Malagrotta). Caos ieri anche all'Eur per le attese del 708 in viale America e per i mezzi stracolmi (11 le corse tagliata dal capolinea Agricoltura, altrettante quelle in meno che non partiranno più da Mezzocamino). Problemi anche a Ostia e alla Magliana con la linea 128 che collega a San Paolo: 14 le corse tolte.
 
CENTRO
A Termini romani ma anche turisti spaesati. Falcidiata la famigerata linea 64, quella che porta a San Pietro, bersagliata solitamente da bande di borseggiatori: attese per la linea che ha complessivamente quasi trenta corse soppresse. Caos anche a piazza Venezia. È andata male anche agli utenti dell'85: «Una delle poche linee che funzionava e ci portava in centro, al Colosseo, ora ha pochissime corse». Ritardi anche per la linea 792 che collega San Giovanni con la Pisana e per l'881 che dal centro porta a Bravetta. Inoltre i tram 3 e 19 sono stati sostituiti da bus per manutenzione dei binari.

RIVOLTA SUI SOCIAL
Atac inoltre ieri ha segnalato rallentamenti anche per linee che non hanno subito soppressioni di corse: 764, 808, 889, 892. I romani hanno dovuto subire anche lo stop totale di alcune linee come la 115 (Gianicolo), la 188 (Farnesina-Camilluccia) e la 029 (Ostia) rimaste ferme ai depositi «per indisponibilità di mezzi» faceva sapere l'Atac. In zona San Pietro invece c'era chi sottolineava sfogandosi sul web: «I tabaccai e i giornalai non hanno i biglietti Atac da vendere». A rendere ancora più nera la giornata dei trasporti, la caduta di un albero che ha rallentato fortemente le linee 766 e 769. Rivolta e ironia su Twitter: «Penso che smetterò di pagare Atac. Se non avete i soldi per le vetture non ce l'avete nemmeno per i controllori», «è mezz'ora che aspetto il 791 alla stazione Marconi», «ma il taglio ufficiale delle corse bus e tram prevede anche taglio del costo del biglietto e abbonamento?».