Atac, scontro al vertice per i nuovi ticket di Manara

Atac, scontro al vertice per i nuovi ticket di Manara
di Simone Canettieri
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Sabato 27 Maggio 2017, 07:46 - Ultimo aggiornamento: 28 Maggio, 17:59


Come battesimo dell'evento non c'è male: «Non condivido assolutamente l'iniziativa dei biglietti con i disegni di Milo Manara e se avessi avuto la possibilità di dire mia l'avrei detta. Come su tutta un'altra serie di cose». Il neo direttore generale dell'Atac, Bruno Rota, boccia l'iniziativa al via da ieri in dodici biglietterie della municipalizzata: la vendita 100mila ticket con sopra i disegni delle donne sinuose e sensuali del vignettista Milo Manara. Si tratta di 25mila strisce con le quattro tavole ispirate a opere di Gusrav Klimt e Alfons Mucha. Un'operazione di arte & marketing che proprio non vanno giù al diggì arrivato da Milano: «I soggetti proposti su un biglietto per il trasporto locale - dichiara ancora il manager - vanno scelti con maggiore accortezza». La faccenda è finita sul tavolo della sindaca Raggi, che ora si trova a dover vestire i panni della mediatrice. Da una parte l'assessore ai Trasporti Linda Meleo (che ieri l'altro ha postato su Facebook la nuova iniziativa pubblicitaria della municipalizzata) con l'amministratore unico Manuel Fantasia, dall'altra Rota, che già a Milano aveva portato avanti una battaglia per proibire i nudi nelle pubblicità del trasporto pubblico. Marketing contro educazione civica? La vicenda ha portato ieri sera a un vertice in Campidoglio tra Raggi, Meleo e Rota. «Ma non abbiamo parlato - taglia corto il direttore generale di Atac - di questa cavolata dei biglietti di Manara, bensì di pulizia delle stazioni e dei nuovi bus e soprattutto della dipendente aggredita. Insomma, cose molto serie».

L'ALLARME
Le donne di Manara sui biglietti di bus e metro (che in generale pochissimi comprano e obliterano al di là della figura stampigliata sopra) è solo una spia della tensione che si respira dentro la municipalizzata. Fantasia e Rota, è l'immagine raccontata dai grillini, «sono come due tram che marciano in direzioni opposte». Scontri e tensioni che si consumano, spiegano dalla municipalizzata, sulla gestione quotidiana dell'azienda dei trasporti. Niente di nuovo, per carità. Un dualismo già visto per esempio in Ama, dove alla fine tra dg e amministratore ne è rimasto uno solo (Antonella Giglio infatti è stata silurata). Questa volta, però, la storia non è detto che si ripeta. Ma nella cittadella di via Prenestina in molti da tempo hanno registrato «l'insofferenza» di Rota che da quando è arrivato ha passato il proprio tempo a studiare, chino su carte e bilanci. Riscontrando anomalie su anomalie. Un benvenuto all'Atac, che forse l'ex manager di Atm non si aspettava. Soprattutto per via dei dissidi interni e liftati con Fantasia (sostenuto dalla Meleo). «Prima o poi la sindaca dovrà fare una scelta netta», è stato lo sfogo che Rota avrebbe consegnato ai fedelissimi. Fatto sta che il suo debutto romano continua a essere incidentato. E il «frontale» di ieri sui biglietti firmati da Manara lo dimostra.

 

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