Roma, falsa partenza dei filobus: nuovi e già rotti

Roma, falsa partenza dei filobus: nuovi e già rotti
di Fabio Rossi
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Martedì 28 Marzo 2017, 08:01 - Ultimo aggiornamento: 14:20

I primi due nuovi filobus in panne, freschi freschi di deposito, hanno fatto bella mostra di sé in via Nazionale e in via Nomentana, a due passi da Porta Pia, già nella tarda settimana di ieri. Problemi al sistema di alimentazione elettrica, a quanto pare, per un record ben poco invidiabile: due dei 15 nuovi mezzi, usciti proprio ieri per la prima volta dal deposito Atac di Tor Pagnotta dopo l'inaugurazione con Virginia Raggi, si sono già guastati. Una storia, quella di questi filobus, davvero tormentata: fanno parte dei 45 mezzi acquistati nel 2009 da Roma Metropolitane per essere utilizzati sul corridoio Laurentino, finiti poi al centro di un'inchiesta giudiziaria per una presunta tangente da 600 mila euro e fermi nel deposito di Tor Pagnotta dall'inizio del 2016.

 

L'UTILIZZO
Tutti dotati di trazione elettrica, i nuovi filobus possono essere alimentati sia tramite rete bifilare sia tramite motore diesel Euro 5. Le vetture sono lunghe 18 metri e possono trasportare un totale di 135 passeggeri con 28 posti a sedere. Sono destinati alle linee express 60 e 90, con l'obiettivo di sviluppare il servizio elettrico offerto da Atac lungo la filovia che si sviluppa tra Porta Pia e Largo Labia, a servizio dei popolosi quartieri Nomentano, Montesacro e Tufello. Ma i problemi tecnici, peraltro già previsti dai sindacati di categoria, non hanno tardato a manifestarsi. E la manutenzione di questi mezzi rischia di diventare un altro tormento per Atac.

L'INAUGURAZIONE
In mattinata era stata la sindaca a battezzare i nuovi mezzi del trasporto pubblico romano. «Avevamo preso un impegno ben preciso: rimettere su strada una parte dei filobus che l'amministrazione capitolina negli anni precedenti aveva comprato spendendo vari milioni e lasciato abbandonati qui in deposito - ha detto Raggi al deposito di Tor Pagnotta - Possiamo annunciare che 15 sono su strada, circolano, sono stati messi in esercizi. Abbiamo iniziato a mettere in moto una macchina anzi varie macchine che servivano alla città. Piano piano stiamo cercando di ripristinare un servizio, tante storture che nel tempo si sono prodotte». Si tratta di «una giornata importante - ha aggiunto l'assessore capitolino alla mobilità Linda Meleo - Stiamo andando ad incrementare il servizio rispondendo alla promessa fatta ai cittadini. Autobus lasciati qui per due o tre anni, pagati dai cittadini circa 25 milioni di euro e inutilizzati: era veramente una vergogna, uno spreco, uno scandalo». Da metà del prossimo anno, annuncia l'amministratore unico dell'azienda di via Prenestina, Manuel Fantasia, «contiamo di arrivare al potenziamento del servizio, grazie allo sforzo congiunto di Atac e dell'amministrazione ci sarà il rinnovamento della flotta, che vedrà un volume complessivo di 500 nuovi pullman».

LA POLEMICA
A prescindere dai primi guasti su strada, la polemica politica aveva già preso il via: «Anziché accelerare i lavori di adeguamento del corridoio della mobilità della Laurentina si preferisce spostare i filobus da un luogo a un altro - attacca Ilaria Piccolo, consigliera comunale Pd - con tanto di cerimonia che ricorda i fasti del passato regime che, per mostrare efficienza militare, spostava i propri carri armati da un luogo ad un altro». Replica Paolo Ferrara: «Gli esponenti del Pd, dopo aver messo in ginocchio i servizi essenziali della città, tentano in ogni modo di disinformare i cittadini - sostiene il capogruppo M5S - Le 15 vetture andranno a rinforzare il trasporto lungo la Nomentana, che costituisce un'arteria nodale per tanti quadranti della capitale. Allo stesso tempo siamo impegnati per garantire il completamento del corridoio Laurentina-Tor Pagnotta: obiettivo che verrà raggiunto nei primi mesi del 2018».