Atac, è emergenza gomme. E il nuovo bando è fermo

Atac, è emergenza gomme. E il nuovo bando è fermo
di Lorenzo De Cicco
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Lunedì 14 Novembre 2016, 07:58 - Ultimo aggiornamento: 16:37

All'Atac servono (disperatamente) pneumatici nuovi. Eppure l'azienda ha appena bloccato il bando per acquistare le gomme. «Un centinaio di bus è fermo nei parcheggi perché i copertoni logori non vengono sostituiti», denunciano i sindacati. Ma è tutto il sistema della manutenzione a essere in crisi da mesi: l'azienda, alle prese con un debito da 1,3 miliardi di euro tra banche e grossisti, è costretta a pagare a singhiozzo le ditte che dovrebbero fornire i pezzi di ricambio. Da luglio i pagamenti procedono a rilento. E le scorte nei magazzini sono ormai in esaurimento.

«Ci arrangiamo con quello che capita», spiegano gli operai, abituati ogni giorno a fare miracoli per mandare avanti un servizio sempre più in sofferenza. L'arte di arrangiarsi, anche smembrando i veicoli inutilizzati da mesi: «Stacchiamo i pezzi per rimettere in carreggiata i veicoli che si sono fermati da meno tempo».

LA MANNAIA
Per dare un'idea dello stato emergenziale in cui versa la manutenzione della più grande partecipata del Trasporto pubblico d'Italia, basta dire che a settembre l'Atac è stata obbligata a calare la mannaia su quasi 3mila corse fantasma: presenti sulla carta, ma non più effettuate dai conducenti perché i bus sono troppo pochi. Su quasi 2mila mezzi, oltre 600 rimangono fermi ogni giorno nelle rimesse.

Si risparmia perfino sui bulloni: nelle chat degli autisti circolano le foto di alcuni bus, in servizio a Tor Vergata, che starebbero viaggiando con le viti scoperte sui cerchioni delle ruote. Mentre i veicoli guasti rimangono in strada per giorni, prima che qualcuno li vada a recuperare per portarli nelle rimesse. Il motivo? Sempre i soldi: l'azienda non paga (o paga in ritardo) la ditta che si dovrebbe occupare del trasporto dei bus difettosi.

LA NOTA
In questo quadro, qualche giorno fa l'amministratore unico della municipalizzata, Manuel Fantasia, ha diramato una nota per revocare il bando per la fornitura dei pneumatici. Una gara triennale da 7,5 milioni di euro. Lo stop è arrivato quando la procedura di affidamento era alle battute finali. Con una nota interna del 21 ottobre però il numero uno di Atac ha «ritenuto opportuno di procedere alla revoca del bando, in relazione alle scelte sulle logistiche di superficie definite dal vertice aziendale».

Il bando avrebbe garantito un appalto full service: la ditta incaricata, oltre a spedire le gomme, le avrebbe anche montate sui bus e si sarebbe occupata della manutenzione. Secondo l'amministratore unico però questo tipo di servizio «non è si rivelato efficace e risolutivo, essendosi presentato un solo concorrente senza avere la possibilità di verificare, attraverso il mercato di riferimento, l'effettiva convenienza dell'operazione». In realtà la scelta è politica: anziché affidarsi ai privati, la linea del M5S punta sulla manutenzione interna. Il problema è che cancellando la gara, oltre al servizio di montaggio e riparazione, si rinuncia anche alle gomme. E di copertoni, oggi, le officine hanno un bisogno disperato.

In via Prenestina spiegano che i pneumatici verranno ordinati comunque, con piccole commesse, di volta in volta.

Ma prima che il nuovo sistema vada a regime i tempi potrebbero essere molto lunghi. «Per l'internalizzazione della manutenzione ci vuole almeno un anno sostiene Claudio De Francesco, segretario della Faisa Confail e dipendente Atac - nel frattempo le officine sono già in ginocchio e centinaia di bus aspettano i ricambi». Al momento, racconta ancora De Francesco, «si va avanti con piccoli affidamenti, tutti sotto soglia comunitaria. Così si evitano bandi europei, ma non si esce dall'emergenza».

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