Roma, Atac in crisi, emergenza per i fondi: «Serve una nuova manovra»

Roma, Atac in crisi, emergenza per i fondi: «Serve una nuova manovra»
di Lorenzo De Cicco
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Giovedì 8 Settembre 2016, 07:51 - Ultimo aggiornamento: 20:24

Per la seconda volta in meno di un mese, il Campidoglio è costretto a varare una variazione di bilancio per evitare il collasso dei trasporti pubblici romani. La manovra d'emergenza stavolta riguarda il servizio di superficie, bus e tram, ormai in piena crisi con migliaia di corse soppresse perché i fornitori non vengono più pagati dalla fine di luglio e hanno smesso di spedire i pezzi di ricambio nelle officine.

L'assessore alla Mobilità, Linda Meleo, è pronta a mettere sul piatto una delibera da 15 milioni di euro pur di consentire alla municipalizzata di saldare alle imprese le fatture arretrate e rifornirsi di nuove scorte. L'unico modo per fronteggiare l'inadeguatezza di un parco mezzi ultra-datato: i bus romani hanno 11 anni di media, contro gli 8 anni di Madrid, i 4 di Parigi e i 5 di Londra.

Della manovra da 15 milioni si è parlato due giorni fa nella riunione con i vertici di Atac a cui ha preso parte la stessa Meleo, sempre in contatto con il presidente della Commissione Trasporti, Enrico Stefano. E l'argomento verrà riaffrontato oggi, durante una riunione a cui parteciperanno anche i vertici della Ragioneria generale del Comune.

Restano da aggirare diversi ostacoli: intanto il fatto che il dicastero del Bilancio non ha una guida salda, considerato che dopo le dimissioni dell'assessore Marcello Minenna, anche il nuovo responsabile indicato dalla Raggi, Raffaele De Dominicis, è in bilico, con il Direttorio M5S che ne ha chiesto la rimozione immediata.

ITER COMPLICATO
Tra l'approvazione di una delibera in giunta e l'effettiva liquidazione dei fondi, poi, possono passare diverse settimane (basta pensare ai 18 milioni per la metro A stanziati il 12 agosto e non ancora presenti sul conto corrente di Atac). Ma queste risorse servono subito: le scuole riaprono il 15 settembre.

I report interni dell'azienda dicono che oggi circola poco più di un bus su due. Un migliaio di veicoli, sui 1.920 in dotazione alla partecipata. Tutti gli altri restano fermi ai box in attesa delle riparazioni che non possono essere realizzate senza i pezzi di ricambio.

L'assessore Meleo ha preteso un crono-programma chiaro dai tecnici dell'azienda. Al momento l'obiettivo è riuscire ad avere 1.350 autobus disponibili per l'inizio di ottobre (quindi le scuole riapriranno con il servizio attivo intorno al 75-80%). Mentre la piena efficienza del parco mezzi (intorno ai 1.650 veicoli funzionanti) dovrebbe essere raggiunta soltanto per la fine dell'anno.

Sulla metropolitana le cose vanno meglio: la metro A viaggia con 27-28 treni (rispetto ai 32 previsti dal Contratto di servizio), anche la disastrata Roma-Lido negli ultimi giorni può contare su 9 convogli su 12. Ma potrebbe durare poco, se non verranno sbloccati gli altri 40 milioni di euro per terminare la manutenzione straordinaria. Anche questa manovra era stata predisposta dall'ex assessore Minenna. E per il momento resta ferma al palo.