Atac e Ama, doppio sciopero. L'Authority: garantire i servizi

Atac e Ama, doppio sciopero. L'Authority: garantire i servizi
di Mauro Evangelisti
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Venerdì 25 Novembre 2016, 08:14
A rischio metro, bus, ferrovie concesse di Atac e treni regionali di Trenitalia. Le previsioni del tempo per oggi ipotizzano forte pioggia su Roma. Se saranno confermate, la giornata di caos che si prospetta con lo sciopero del trasporto pubblico sarà infernale. E' già intervenuto il presidente dell'Autorità garante: ha annunciato che vigilerà, esprimendo grande preoccupazione e mettendo in guardia sulla necessità di regole che consentano la verifica della reale rappresentatività dei sindacati (oggi Roma sarà ostaggio di un sindacato che sulle metro vale meno del 3 per cento, sui bus meno del 10). Altro che black friday (venerdì nero). A questo si aggiunge lo sciopero indetto da una piccola sigla sindacale in Ama.

LE DATE
Nel dettaglio: in Atac e in Roma Tpl lo stop di oggi è stato proclamato dal sindacato Cambia-menti M410, non certo nemico del Movimento 5 Stelle. E' quello di Micaela Quintavalle, protagonista di una polemica per avere partecipato, benché in malattia ma con l'autorizzazione dell'azienda, a una trasmissione televisiva in cui si parlava di assenteismo in Atac. C'è poi lo sciopero nazionale, annunciato da un lungo elenco di sigle, per tutto il giorno fino alle 21, delle ferrovie che potrebbe causare cancellazioni per i treni regionali anche all'interno di Roma (non ci saranno però problemi per Leonardo Epxress e Alta velocità). Da sapere: per il 14 dicembre in Atac è già previsto un altro sciopero, in quel caso annunciato da Faisa-Confail, Orsa Tpl, Sul-Ct, Usb Lavoro Privato e Utl. Infine, oggi sciopero anche ad Ama, proclamato però da un'unica sigla - la Usi -, anche se l'azienda fa sapere che, in base ai precedenti, si prevede un'incidenza molto limitata sull'erogazione dei servizi.

ORARI
Il vero calvario di oggi riguarderà bus, ferrovie concesse e metro: lo sciopero in Atac è di 24 ore, ma dovranno essere rispettate le fasce di garanzia da inizio servizio fino alle 8,30 e dalle 17 alle 20. Sempre Cambia-menti M410 ha proclamato lo sciopero in Roma Tpl (società che gestisce una parte delle linee periferiche dei bus) dalle 8.30 alle 12.30. I disagi saranno direttamente proporzionali alla percentuale di adesione allo sciopero, le metro A e B sono le più a rischio stop, così come la Roma-Lido, la Termini-Centocelle e la Roma-Civita Castellana-Viterbo. Il presidente dell'Autorità di garanzia per gli scioperi, Giuseppe Santoro Santarelli, ha inviato all'Atac un «invito pressante al massimo senso di responsabilità dell'azienda, nel comunicare alla cittadinanza le sigle che hanno proclamato lo sciopero, quali servizi in concreto possono essere garantiti, oltre alle fasce orarie già previste dalla Regolamentazione del settore».

MONITO
Ancora: «Resta fermo che l'Autorità di garanzia vigilerà sul rispetto scrupoloso dei servizi minimi ai cittadini utenti nel corso dello sciopero». Secondo il Garante i romani «dovranno subire gli effetti di un ennesimo sciopero dei lavoratori di Atac aderenti al sindacato Cambia-menti M410», la frammentazione delle sigle sindacali in Atac causano ciclicamente problemi al trasporto pubblico, anche quando la percentuale di adesione è bassa. «Pur avendo riconosciuto la legittimità formale della proclamazione, non posso che esprimere preoccupazione per i disagi che ancora una volta potranno ricadere sugli utenti, in assenza di regole sulla verifica della rappresentatività dei sindacati. Questo sciopero è stato proclamato da una sigla sindacale che, dati alla mano, nel corso dell'ultima astensione del 20 maggio scorso, ha raccolto il 2,6% di adesioni sull'esercizio delle metropolitane e il 9,6% sull'esercizio di superficie».

NIENTE RICATTI
Il sindacato Cambia-menti è vicino al Movimento 5 Stelle, ma ieri Linda Meleo, assessore ai Trasporti, non ha negato di essere preoccupata per ciò che attende oggi i romani con questa ennesima protesta (puntualmente arriva di venerdì, a ridosso del fine settimana, per Roma una tradizione). Scrive la Meleo: «Siamo pronti ad aprire un tavolo di trattativa, ma non saremo ostaggio di chi vuole provare a tenerci sotto scacco con la minaccia di continui scioperi». Ancora: «Partiamo dal presupposto che lo sciopero è un diritto dei lavoratori da rispettare e difendere. Ma lo è anche il diritto dei cittadini alla mobilità e ad un trasporto pubblico che funzioni. Perché, lo sappiamo benissimo: alla fine sono i romani a pagare sulla pelle i disagi che inevitabilmente si creano durante le giornate di mobilitazione».
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