Asili scoperti, supplenze da garantire: arriva la norma salva maestre

Asili scoperti, supplenze da garantire: arriva la norma salva maestre
di Lorenzo de Cicco
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Domenica 30 Settembre 2018, 08:59 - Ultimo aggiornamento: 1 Ottobre, 11:32
La circolare sarà diramata domani, di prima mattina, con la bollinatura della Ragioneria generale del Campidoglio e l'avallo della direzione del Personale. Tocca sminare, subito, il blocco delle assunzioni nella scuola, una sanzione che il Comune di Roma è costretto a subire perché non è riuscito ad approvare in tempo il suo bilancio consolidato. La legge parla chiaro: chi non ha rispettato la scadenza del 30 settembre, cioè oggi, non potrà ingaggiare altri dipendenti. Contratti congelati, quindi, anche per le supplenti delle materne e dei nidi comunali. Uno scenario, anticipato dal Messaggero venerdì, che rischia di mandare in tilt il comparto scuola gestito dall'amministrazione capitolina. Secondo i sindacati, ogni mese in media sono oltre cinquecento le insegnanti arruolate a chiamata' dagli asili. Cinquecento classi che ora rimarrebbero scoperte, una pessima notizia per migliaia di famiglie romane. Anche perché il blocco delle assunzioni rischia di protrarsi fino a novembre, considerato che dovranno passare ancora diverse settimane prima del voto dell'Aula Giulio Cesare sul bilancio comunale.

Palazzo Senatorio è pronto quindi a sfornare un provvedimento con cui, di fatto, sarà possibile eludere le sanzioni previste dalla legge. L'obiettivo è mettere al riparo il settore della scuola, che è considerato, si legge nel documento, un «servizio pubblico essenziale».

«PENALITÀ SPROPORZIONATA»
Nella circolare del dipartimento Risorse Umane, che sarà spedita ai dirigenti scolastici domattina, viene menzionato il «principio cardine ordinamentale della proporzionalità della sanzione rispetto alla violazione». Paralizzare gli asili, secondo il Comune, sarebbe quindi sproporzionato rispetto al ritardo nell'approvazione del bilancio. «I settori di amministrazione per i quali è prevista la deroga al divieto - si legge ancora nella bozza del provvedimento - contemplano l'erogazione di servizi pubblici essenziali alla cittadinanza che non possono essere interrotti senza pregiudicare interessi meritevoli di una tutela almeno pari a quella riconosciuta al rispetto dei vincoli di bilancio». A questo principio, «si aggiunge la circostanza che le prestazioni lavorative» delle insegnanti di materne e nidi, «hanno il carattere dell'infungibilità, in quanto, per il loro esercizio, necessitano di specifiche abilitazioni e competenze professionali, non consentendo il ricorso a surroghe interne all'ente in caso di sopravvenute defezioni».
Oltre alle insegnanti, la circolare voluta dalla giunta Raggi dovrebbe salvare anche le assunzioni degli assistenti sociali, altro settore considerato «essenziale» dall'amministrazione, anche se è soprattutto il blocco delle supplenze che ha mandato in agitazione genitori e sindacati. «Ma non c'è bisogno di creare allarmismi», dice Antonio Santis, delegato al Personale del Campidoglio. «Ci siamo mossi per tempo e le lezioni saranno garantite, già da domani».

Tutte le altre assunzioni restano congelate. La settimana scorsa la giunta ha votato una delibera per ingaggiare 270 dipendenti, di cui 50 vigili e 60 impiegati per rimpolpare l'organico agli sportelli dell'Anagrafe, in grande difficoltà. Ma venerdì scorso, appena prima che scattasse il blocco, si sono presentati per firmare solo in cento. Gli altri, ora, dovranno pazientare.
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