Asili nido Roma, la beffa delle esenzioni: «Per il terzo figlio sconti per pochi»

Asili nido Roma, la beffa delle esenzioni: «Per il terzo figlio sconti per pochi»
di Michela Giachetta
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Lunedì 15 Settembre 2014, 06:06 - Ultimo aggiornamento: 12:17

Caos nelle famiglie numerose per il pagamento delle rette al nido. L'esenzione per il terzo figlio non esiste pi (a meno che il reddito Isee sia inferiore ai 10 mila euro), ma anche gli sconti per la loro retta sono limitati: vengono applicati solo se ci sono uno o pi fratelli che gi frequentano il nido. «Norma che va contro il buon senso - denunciano alcuni genitori - visto che capita raramente di avere tre figli iscritti al nido nello stesso periodo». Non solo. Per arrivare ad avere questo tipo di informazione, molti papà e mamme in queste ore sono alle prese con una vera e propria gimkana, perché quell'informazione è frutto dell'interpretazione di una norma.

LA DELIBERA

Nella delibera approvata dall'assemblea capitolina nello scorso luglio sono infatti previste riduzioni per il pagamento della retta per chi ha due o più figli. Se ci sono due bambini iscritti al nido, la riduzione è del 30% sulle quote totali da versare. Fin qui tutto chiaro. Il problema nasce nel caso del terzo figlio. Nel provvedimento si mette nero su bianco che «a partire dal terzo figlio frequentante il nido», è prevista l'esenzione per i nuclei familiari con reddito Isee inferiore ai 10 mila euro. Se si supera la cifra, «ci sarà la riduzione del 30% sul totale delle quote da versare». Come interpretare quella norma? Alcuni genitori si sono rivolti all'asilo del bimbo, chiedendo spiegazioni. «Leggendo sembra di capire che il bambino abbia comunque diritto allo sconto, a prescindere dalla presenza o meno di altri fratelli al nido», denuncia un genitore che assieme ad altri ha protestato e chiesto maggiori informazioni. «Ma è davvero così? Il terzo figlio ha lo sconto sempre o solo se ha fratelli e sorelle che frequentano il nido?».

L'INTERROGATIVO

Dopo giorni di proteste, con gli asili già aperti, per molti genitori rimane l'interrogativo. Problema di cui anche l'assessorato capitolino alla Scuola è a conoscenza, tanto che nei giorni scorsi il direttore del dipartimento Politiche Scolastiche ha inviato una circolare interpretativa per dissolvere ogni dubbio: «Per il terzo figlio se il reddito Isee è inferiore ai 10 mila euro c'è l'esenzione, a prescindere dalla presenza di altri fratelli all'asilo. Se, invece, si supera la cifra, la riduzione si applica solo se ci sono altri due fratelli al nido». I dubbi non ci sono più, il paradosso sì.