Roma, armato d'ascia scatena la rissa e tenta di investire un altro rom: arrestato

Roma, armato d'ascia scatena la rissa e tenta di investire un altro rom: arrestato
di Marco De Risi
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Sabato 15 Ottobre 2016, 11:44 - Ultimo aggiornamento: 16 Ottobre, 12:44
Una scena agghiacciante. Un nomade che brandisce un’ascia a doppia lama e tenta di aggredire una donna nel campo di via La Barbuta, vicino Ciampino. Vicino a lui anche alcuni bambini che guardano la scena sorpresi e terrorizzati. Il fatto risale al pomeriggio di quattro giorni fa, quando proprio il comportamento violento dell’uomo fece scaturire una rissa in cui furono coinvolte una quarantina di persone appartenenti al campo. L’uomo con l’accetta era riuscito a fuggire. Non solo: prima di dileguarsi alla guida di un furgone aveva investito un rivale ferendolo in modo grave. Per questo deve rispondere della pesante accusa di tentato omicidio. E’ stato individuato e arrestato ieri dagli agenti del commissariato Romanina che l’hanno bloccato a bordo di una fiammante fuoriserie, una Bmw, con apposta una targa ”prova”. Lui è di origini bosniache, 22 anni, ma con cittadinanza italiana. Era rientrato al campo di via La Barbuta per poi fuggire a bordo della Bmw con i vetri oscurati. Ma gli uomini della polizia l’hanno bloccato.

All’interno dell’auto è stato trovato il vestiario indossato mentre il giovane brandisce l’ascia arrugginita dalla doppia lama. Poi sono state trovate nascoste nel portabagagli delle mazze ferrate. Il bosniaco ha cercato di depistare gli investigatori raccontando che stavano sbagliando persona ma le foto di lui che lo ritraggono mentre agita l’ascia non lasciano adito a dubbi. Sono in corso indagini per stabilire quale sia il reale movente dell’aggressione che poi è degenerata in una maxi rissa. Si tratta di una lite a sfondo sentimentale oppure di un giro illecito come lo spaccio di droga o il riciclaggio di auto? C’è un’indagine in corso proprio per stabilire i fatti prima, durante e dopo la rissa. Accertamenti anche sulla Bmw con la targa ”prova” che potrebbe essere stata rubata oppure data in uso al nomade per permettergli di fuggire da qualcun altro.

Ora si teme che la situazione al campo di via La Barbuta possa degenerare. Non è la prima volta che si registrano tensioni interne che sfociano in colpi di pistola o di ascia. Le baracche (si tratta di un campo censito) sono occupate in prevalenza da macedoni e da bosniaci. I residenti hanno spesso segnalato alle forze dell’ordine i tanti falò che si registrano nell’area. Si tratta, spesso, di chili di rame rubato che viene bruciato per sciogliere i rivestimenti. Il rogo sprigiona una densa nube di fumo tossica. Non solo, i fuochi del campo in qualche occasione hanno messo a rischio i voli del vicino areoporto di Ciampino togliendo visibilità agli aerei in fase di decollo o di atterraggio.