Rubavano nelle gioiellerie per comprare “schiave” prostitute: quattro arresti

Rubavano nelle gioiellerie per comprare “schiave” prostitute: quattro arresti
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Sabato 15 Marzo 2014, 14:40
Furti in gioielleria da 200 mila euro messi a segno all'Aquila per acquistare, come fossero schiave, ragazze da avviare alla prostituzione.

Questo il motivo dei furti per i quali quattro romeni sono stati arrestati, a distanza di tempo dai fatti, su provvedimento di custodia cautelare in carcere a firma del GIP presso il Tribunale di L'Aquila, Marco Billi, emesse su richiesta del Pm David Mancini.



L'arresto scaturisce da un'indagine dei Carabinieri del Norm di Frascati su un'associazione per delinquere finalizzata a sfruttare la prostituzione di giovani ragazze di provenienza Est Europea, messe a lavorare sulle strade della periferia Sud-Est di Roma da una banda di romeni dediti anche a reati di matrice predatoria.



Le intercettazioni telefoniche hanno consentito di accertare che le ragazze venivano vendute ed acquistate tra gli appartenenti alla banda in cambio, oltre che di denaro, anche di gioielli ed orologi, tutti puntualmente risultati provento di furto. Nel capoluogo abruzzese i furti avevano interessato le gioiellerie Sarni Oro, del centro commerciale Globo, (scorso 4 novembre, 140 mila euro di bottino), e Oro e Argento del centro commerciale Quattro Cantoni (15 novembre successivo, 56 mila euro il bottino).



L'età degli arrestati va dai 35 ai 19 anni. A rafforzare ancora di più la tesi degli investigatori il risultato della comparazione del Dna di uno degli arrestati con alcuni campioni di sangue che erano stati repertati dai Militari dell'Aquila sulla scena del crimine: uno dei ladri, dopo aver utilizzato la sega circolare a scoppio, si era tagliato con la saracinesca della gioielleria «Sarni Oro», rimanendo in tal modo incontrovertibilmente inchiodato alle proprie responsabilità
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