Per il nuovo parco istituito è prevista una dotazione organica di 132 unità tra vigilanza, archeologi, architetti, staff amministrativo, tecnici. Ma, come precisa la Paris, «al momento c'è una quasi totale carenza di personale, sulla carta non c'è stata ancora alcuna mobilitazione di personale. Tradotto: non vi è un archeologo, non un amministrativo per avviare il bilancio e provvedere alle esigenze primarie». Come il taglio dell'erba e molto altro. In realtà, il parco archeologico «non ha neanche un ufficio. I monumenti sono siti culturali, con orari da musei, senza una rete web e senza poter essere raggiungibili facilmente - avverte la Paris - Per il momento continueremo ad essere operativi da Palazzo Massimo». Però si lavora. Imminente la chiusura del restauro dell'Acquedotto dei Quintili, pronti a partire i restauri al parco delle Tombe Latine, e nuovi scavi alla Villa dei Quintili.
Se la Paris vuole proporre alla direzione generale dei Musei la sperimentazione di una nuova gratuità ai siti (oggi a pagamento) dell'Appia, ragiona già in termini di priorità col recupero dell'ultimo tratto della strada da via di Fioranello in totale degrado, auspica una risoluzione imminente del problema del traffico, e di uno sviluppo della mobilità pubblica sull'Appia attraverso navette e autobus. Con un piano da 22 milioni di euro, presentato al ministero, punta all'acquisizione e al recupero di una serie di monumenti antichi di proprietà privata.
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