Sergio Apollonio, classe 1929, è stato colui che per decenni ha chiesto la chiusura dell'impianto, affrontando anche le denunce di Manlio Cerroni, tre anni più anziano di lui, una vita a combattersi: da una parte l'ambientalista che voleva liberare dalla discarica più grande di Europa la Valle Galeria e i quartieri che gravitano su Malagrotta, dall'altra l'imprenditore che ha sempre controlato il business dei rifiuti a Roma, presentadosi però come colui che ha salvato la Capitale dall'emergenza.
Funzionario della Fao, la figlia ha raccolto in un libro i ricordi del padre di chi lo ha conosciouto. Dice Angela Sanni Sarzi, un'altra dei comitati: «Era il 1995 quando Sergio venne a casa mia per chiedermi di unirmi alla lotta contro la discarica. Lui era una persona per bene, molto preparata, molto generosa. Purtroppo i politici ci fecero tante promesse, ma senza mantenerle. Per questo decidemmo di combattere la nostra battaglia all'Unione europea». Giacomo Giujusa oggi è assessore all'Ambiente del XI Municipio, quello di Malagrotta: «Per tutta una generazione Apollonio è stato un maestro, se è nata una sensibilità su certi temi lo dobbiamo a lui».
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