TRASFERIMENTI OBBLIGATI
In cosa consiste il piano? In pratica, con le nuove norme, dopo 5 anni per i funzionari e 7 per gli agenti, ogni dipendente sarà costretto a cambiare l'ufficio e il territorio di appartenenza. Questo per evitare che la permanenza all'interno di uno stesso quartiere, con le stesse mansioni, per un periodo di tempo troppo lungo possa dare vita a relazioni privilegiate che in qualche modo inneschino gli abusi. Insomma l'obiettivo della rotazione è allentare il più possibile i vincoli territoriali che si sono costruiti nel tempo.
Il piano, già adottato in decine di città italiane come Milano, Palermo e Firenze, prevede che gli spostamenti possano avvenire solo in aree e municipi totalmente diversi: per esempio un agente del gruppo di Montesacro, zona nord di Roma, potrà essere trasferito al Casilino, alla periferia Sud-Est della città. E lo stesso accade per chi lavora nei reparti speciali: un vigile dello SPE, il reparto della Sicurezza pubblica ed emergenziale, dovrà invece spostarsi al Gruppo di pronto intervento traffico o al GSSU, il gruppo per la sicurezza sociale e urbana.
Secondo il nuovo regolamento i primi a trasferirsi saranno gli agenti che da più anni lavorano all'interno dello stesso gruppo e a parità di anni di servizio si muoverà prima l'agente più anziano. Le prime circolari di trasferimento sono state firmate il 20 dicembre per un centinaio di funzionari e dirigenti. E nei prossimi 22 mesi toccherà agli 850 agenti in servizio. Poi sarà la volta di tutti gli altri 5mila dipendenti del Corpo.
«WHISTLEBLOWING»
Non solo rotazione: il piano si basa su cinque punti che, oltre ai trasferimenti, istituiranno anche la tracciabilità delle attività degli agenti, la formazione del personale, il monitoraggio da parte di un responsabile del piano e il cosiddetto «whistleblowing», che permetterà ai vigili di un reparto di segnalare gli illeciti di un collega o di un superiore. La nuova normativa infatti offrirà una tutela legale ai lavoratori che denunciano le irregolarità nel caso subiscano una ritorsione da parte del denunciato. Si tratta, come ha spiegato proprio il presidente dell'Anticorruzione Cantone «di uno strumento che negli Stati Uniti ha funzionato benissimo e che consente a tutti i cittadini di segnalare gli illeciti senza essere esposti a rivalse».
LE PROTESTE
Gli agenti però hanno alzato le barricate contro le nuove norme. «Non siamo corrotti, abbiamo le mani pulite» hanno gridato nelle manifestazioni di protesta delle settimane scorse. Secondo il sindacato Arvu la nuova turnazione poi «sarebbe applicabile solo al personale dirigente e non ai funzionari». Ma in realtà su questo punto l'Authority di Cantone un mese fa ha spazzato via i dubbi e infatti già dall'11 gennaio i primi 108 dipendenti verranno trasferiti.