Roma, fidanzati investiti e uccisi, sei anni al pirata: guidava ubriaco e drogato

Roma, fidanzati investiti e uccisi, sei anni al pirata: guidava ubriaco e drogato
di Emanuele Rossi
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Giovedì 8 Dicembre 2016, 09:27 - Ultimo aggiornamento: 9 Dicembre, 19:36

Sei anni di condanna per Moreno Polidori, l'uomo di 45 anni che la notte del 28 giugno scorso travolse e uccise sulla via Aurelia, a Santa Severa, una coppia di fidanzati su uno scooter, Alessandra Grande, 23 anni, e Matteo Carta di 25 anni. Il giudice di Civitavecchia ha applicato la nuova legge sull'omicidio stradale infliggendo la pena dopo la richiesta del rito abbreviato da parte dei legali della difesa. Una sentenza che ha scosso i familiari delle vittime. «Sei anni di carcere per duplice omicidio? Questi due giovani sono stati uccisi un'altra volta: non volevamo vendetta ma giustizia», è il commento duro di Luigi Grande, il nonno di Alessandra.
La tragedia aveva sconvolto la comunità. Due ragazzi pieni di sogni, conosciuti da tutti sul litorale, la loro vita spezzata da un automobilista fuggito dopo l'impatto e rintracciato qualche ora dopo dai carabinieri di Civitavecchia. Un destino atroce. Matteo e Alessandra (mamma di una bimba piccola di appena 5 anni) lavorano insieme in un bar di Santa Severa e dopo aver dato da bere proprio alla persona che li avrebbe uccisi qualche minuto dopo, decidono di tornare a casa. Ma proprio a Santa Severa, Polidori, al volante di una Kia Sorento noleggiata a Viterbo, invade la corsia opposta scontrandosi con il motorino con a bordo i giovani.

 

LA FUGA
Per Alessandra e Matteo non c'è nulla da fare. Polidori invece non rimane sull'Aurelia a soccorrere i fidanzati ma, completamente ubriaco e sotto l'effetto di sostanze stupefacenti, scappa. Arrivato a casa tenta anche di bruciare gli abiti sporchi di sangue. Quando viene individuato dai carabinieri mente, raccontando che ignoti avevano rubato l'auto parcheggiata di fuori, e aggiungendo di essere andato a dormire non accorgendosi di nulla. Quella versione non convince per niente gli investigatori e in effetti, il giorno seguente, Moreno Polidori, viene interrogato nuovamente ed ammette le sue responsabilità dichiarando però di «non essersi accorto di aver ucciso due giovani». Durante l'udienza l'altra mattina sono state ricordate le fasi dell'incidente ed il giudice ha riconosciuto ai due ragazzi il concorso di colpa stabilendo che quella fatidica notte ed è stato confermato in aula da una testimone - viaggiavano sul motorino a luci spente. Di contro però sono state riconosciute a Polidori le circostanze aggravanti che consistono nell'aver guidato sotto l'effetto dell'alcol e delle sostanze stupefacenti, oltre a non aver prestato soccorso ai due. Il pm aveva chiesta otto anni.