«Credo che sia un modo di essere trasparenti e corretti rispetto a un procedimento che è molto delicato, che deve essere spiegato bene». Così l'ex sindaco di Roma spiegando, fuori dall'aula, le ragioni che lo hanno portato ad avvalersi della facoltà di non rispondere nell'ambito del maxi processo Mafia Capitale, dove era attesa la sua testimonianza in veste di imputato in procedimento connesso. «Questo non è il mio processo, dimostrerò la mia innocenza e spiegherò qualsiasi cosa nel processo collegato dove sono imputato. È inutile ripetere le stesse testimonianze quindi, su suggerimento della mia difesa, ho fatto questa scelta che è stata accettata dal Tribunale».«Tra poco tempo ci sarà la mia testimonianza nell'altro processo e lì risponderò a qualsiasi domanda -ha proseguito l'ex primo cittadino- Tutti quanti si potranno tranquillamente avvalere di quella che sarà la mia deposizioni e anche delle dichiarazioni spontanee che farò in quel processo».
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