Roma, albero crollato su scuolabus, la paralisi del Servizio Giardini

Roma, albero crollato su scuolabus, la paralisi del Servizio Giardini
di Mauro Evangelisti
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Sabato 15 Ottobre 2016, 08:13
Il servizio giardini è alla paralisi, per usare una definizione inflazionata ma purtroppo giustificata, quando si parla di Roma Capitale. Le potature non si fanno, le verifiche sugli alberi a rischio sono ferme. Neppure un mese fa un pino si è piegato su una pensilina in via Tiburtina, al Verano. Ieri un albero è caduto su uno scuolabus. Ma la lista delle emergenze alla voce verde pubblico sarebbe lunghissima e ha cause precise, visto che le gare per affidarne all'esterno la manutenzione sono ormai ferme da oltre un anno e mezzo.

I NODI
Al servizio giardini, come ha segnalato un mese fa proprio il direttore del dipartimento ambiente, Pasquale Pelusi, i dipendenti sono circa 300 con una età media molto alta, 52 anni. Un tempo erano 1.200. I fondi sono diminuiti, da 20 a 4 milioni di euro, ma soprattutto si sono impantanate anche le gare per l'assegnazione a cooperative e ditte private che in passato si occupavano del verde pubblico. L'assessore Paola Muraro, da cui dipende il settore e che ha ereditato, non per colpe sue, una situazione esplosiva, ha annunciato tre nuovi bandi di gara per 15 milioni di euro che dovrebbero essere pronti per novembre. Il problema è che il maltempo non aspetta.
Come si è arrivati alla paralisi? C'è un problema strutturale: i giardinieri che sono andati in pensione in vent'anni non sono mai stati sostituiti, chi è rimasto è sempre meno giovane e inadatto a un lavoro usurante. In passato si affidava all'esterno la cura del verde, ma poi è arrivato un tifone che si chiamava Mafia Capitale. L'allora direttore del servizio giardini, Claudio Turella, venne arrestato, in casa sua i Ros trovarono mezzo milione di euro.

LO STOP
L'assessore all'Ambiente di allora, Estella Marino, siamo a gennaio 2015, intervenne e bloccò tutte le gare, anche perché con il giochetto di spezzettarle, abbassandone il valore, avevano sempre un risultato scontato. Da quel giorno tutto, o quasi, è fermo. Per rimettere in moto la macchina si decise di puntare su maxi gare, con controlli più rigorosi, ma in quel dipartimento mancavano anche dirigenti in grado di scrivere correttamente il testo di una gara di appalto. Arenata, ad esempio, anche quella da 4,5 milioni di euro che doveva assicurare il monitoraggio e la manutenzione di 80.000 piante su un totale di 330.000. Neanche la gestione commissariale è riuscita a sbloccare la situazione, ora la pratica è sul tavolo dell'assessore Muraro che, appunto, per novembre ha assicurato partiranno le gare, investimento di 15 milioni di euro.

LE VETTURE
Nel frattempo, gli alberi continuano a cadere ogni qual volta c'è un'ondata di maltempo. E capita sempre più spesso negli ultimi anni a Roma. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: strade chiuse a causa dei rami caduti, ville e giardini in cui prolificano discariche abusive, radici che provocano incidenti stradali. Ma non è solo un problema di uomini, ma anche di mezzi: un documento del dipartimento tutela ambientale ha denunciato che rispetto alle 900 vetture a disposizione in passato, si è scesi a quota 300, ma il 50 per cento è inutilizzabile per carenza di manutenzione.