Allarme alberi pericolanti a Roma: Lungotevere, Colombo e Cassia le zone più a rischio

Allarme alberi pericolanti a Roma: Lungotevere, Colombo e Cassia le zone più a rischio
di Laura Bogliolo
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Venerdì 26 Gennaio 2018, 07:51
I pini della Colombo, dell'Appia Nuova e dell'Aurelia. I platani del lungotevere, gli alberi del quartiere Prati, le robinie, sparse per tutta la città, da Centocelle a San Paolo e strade immerse nel verde come la Cassia e la Flaminia. Una croce rossa sulla corteccia segna il passaggio dei tecnici del Campidoglio e sentenzia: quell'albero è da abbattere. I segni sparsi per Roma annunciano il taglio degli alberi che stanno per cedere, ma in tanti altri casi è urgentissima la manutenzione, un sistema organico e programmato di potature che potrebbe evitare i numerosi incidenti che si registrano. Manutenzione che ancora non c'è in modo sistematico. «La situazione degli alberi a Prati e sul Lungotevere, ad esempio, è allarmante», spiega un tecnico del Centro che collabora con il Campidoglio per il monitoraggio degli alberi a rischio della Capitale.

L'ALLARME
Lo scenario è così grave che il I Municipio ha dovuto chiedere una deroga al Campidoglio per poter intervenire d'urgenza in alcune zone anche se non di propria competenza. «In piazza Strozzi e via Pomponazzi ad esempio - racconta Anna Vincenzoni, assessore all'Ambiente stiamo ancora aspettando dal Campidoglio l'invio dei risultati del monitoraggio sul nostro territorio». L'elenco delle emergenze non consegnato viene in realtà di giorno in giorno suggerito dai crolli che minacciano l'incolumità dei romani. Una settimana fa un platano di 25 metri è precipitato in via Gelsomini ferendo una donna, il 3 gennaio due pini sono crollati in piazza della Libertà scatenando l'allarme della Lazio Atletica Leggera che ha subito richiesto al Campidoglio un intervento. Solo per miracolo, a ottobre, un tassista è scampato alla morte dopo che un pino si è schiantato sulla sua vettura.

SENZA MANUTENZIONE
Pini killer continuano a minacciare la vita di centauri e automobilisti sulla Colombo. Dopo ogni tragedia si scatena la polemica, ma i responsabili non vengono mai inchiodati. Non c'è nessun colpevole, ad esempio, per la morte nel 2013 del fisioterapista dei vip, Gianni Danieli, 42 anni, padre di due figli, schiacciato da un pino. Pini non curati neanche su via Appia Nuova, tanto che recentemente ne sono stati abbattuti 13. «Altri saranno tagliati a breve dice Antimo Palumbo, storico degli alberi ho visto che sono stati segnati con delle croce rossi».
La prossima settimana nella Casa del Parco a Pineta Sacchetti verrà presentato il manifesto degli alberi. «Chiediamo trasparenza al Comune dice Palumbo - Dovrebbero mostrare le foto di eventuali danni, ci vuole programmazione e quella manutenzione che invece manca e sta provocando danni enormi». Danni e polemiche, come accaduto a San Paolo per il taglio di 40 robinie. «Si dovrebbe avvertire la cittadinanza e spiegare i motivi degli abbattimenti», aggiunge Palumbo. Mauro Uniformi, presidente dell'Ordine degli Agronomi di Roma aggiunge: «Molti alberi in città sono arrivati a fine ciclo vita, andrebbero sostituiti, e danni sono stati fatti spesso da potature errate, ma anche dai lavori stradali». Palumbo ricorda il problema di via Tiburtina «con radici dei pini tagliati durante i lavori per rifare i marciapiedi». «A rischio anche Centocelle e la Togliatti», aggiunge il tecnico consulente del Comune. I residenti hanno organizzato «una petizione per chiedere al V Municipio e al Comune un intervento urgente spiega Umberto De Felice, presidente del comitato di quartiere del Quarticciolo noi rischiamo la vita, alcune radici stanno minacciando anche le case popolari del Comune». Da Roma Est a Roma Nord le minacce e i rischi non cambiano: su via Flaminia e via Cassia da tempo i residenti chiedono interventi per la messa in sicurezza del verde della zona.
 
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