Alberi caduti e buche, record di risarcimenti: 4mila richieste danni

Un'auto distrutta da un albero caduto
di Alessia Marani
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Mercoledì 26 Settembre 2018, 08:14 - Ultimo aggiornamento: 08:19
Il triste record di richieste di risarcimenti danni avanzate dai romani a causa delle buche, di strade e marciapiedi dissestati, ma anche per le radici che si intrufolano sotto l'asfalto, spetta al IX Municipio, il vasto territorio che a Roma Sud abbraccia quartieri come l'Eur, Mostacciano, Decima e Mezzocammino. Qui automobilisti e centauri fanno ogni giorno, più di altri, la gimcana tra voragini e radici rimettendoci semiassi e copertoni, nella peggiore delle ipotesi, anche caviglie e ginocchia. Il dato elaborato dal Campidoglio registra le richieste pervenute fino al 14 settembre di quest'anno. Dietro al IX seguono in questa classifica delle doleance, il VI (quello delle Torri, da Tor Bella Monaca a Torre Angela) e il VII che da Cinecittà arriva quasi a San Giovanni. Ma è nel XV (Cassia) che arriva la sorpresa più grande: le richieste in cinque anni sono decuplicate. Fanalino di coda il Portuense (XI) con appena 12 richieste.



CIFRE CHE LIEVITANO
Nel IX Municipio le richieste sono state ben 310, quasi raddoppiate rispetto alle 183 registrate nel 2017. Nel VI se ne contano 244 (nel 2017 erano state 233) e nel VII 206 (più o meno come nell'anno precedente quando erano 208). Non va meglio nel III (Montesacro - Fidene) dove hannoo fatto istanza 199 cittadini. O a Ostia e nell'hinterland del X Municipio dove le richieste di risarcimento danni sono state 196. Gli uffici della Cassia nel 2013 avevano ricevuto appena 29 esposti, invece quest'anno ne conta già 141. Nei dati evidenziati municipio per municipio però non sono calcolate le richieste arrivate in seguito a incidenti avvenuti sulle strade della grande viabilità gestite dal dipartimento Simu. Una fetta importante (800) dei 6mila chilometri di asfalto capitolino dal momento che ricomprendono le arterie a più alto scorrimento. Con queste il numero delle richieste si attesterebbe sulle 4mila.

In una sola serata, ad aprile, oltre cento tra automobilisti e scooteristi, finirono in panne per una enorme voragine che si era aperta sulla via Salaria, all'altezza di Villa Spada: anche queste richieste di risarcimento non sono conteggiate tra quelle del III Municipio. Il cui conteggio rischia di salire esponenzialmente. Come il conto che il Campidoglio dovrà, prima o poi, liquidare. Una recente stima parla di circa 15 milioni di euro di oneri potenziali a carico di Assicurazioni di Roma per il 2018, ben otto in più dell'anno scorso. La cifra è stata resa nota nel corso di un'audizione dei vertici AdiR alla commissione Trasparenza. L'aumento dei reclami, sarebbe «correlato ai millimetri di pioggia caduti nel periodo invernale». Fatto sta che nel 2015 il Comune spese 14 milioni, l'anno dopo 10,2 milioni mentre nel 2017 solo 7 milioni.

IL COMUNE PAGA TRIPLO
C'è poi chi richiede un risarcimento per il cattivo stato dell'asfalto a prescindere. Il Cadacons, infatti, ha promosso una class action con cui i cittadini rivendicano mille euro ciascuno come risarcimento per le tasse pagate a fronte della mancata manutenzione. A novembre si terrà la prima udienza. Ma quanto tempo occorre prima che il Comune risarcisca? Un anno e 10 mesi se si fa la conciliazione, una media di 6 anni e mezzo se si fa causa. Come fatto da Paolo F., che nel 2010 fece causa al X Municipio dopo avere squarciato le gomme in una buca su viale di Castelporziano ed è stato risarcito nel 2017. Se il Comune avesse liquidato subito la fattura di 210 euro avrebbe risparmiato: il giudice l'ha condannato a pagare quasi il triplo. Infine: chi ritiene di avere ricevuto un danno ha 5 anni di tempo per la richiesta di risarcimento.
 
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