Agente di custodia si toglie la vita a casa: è il sesto suicidio dall'inizio dell'anno

Agente di custodia si toglie la vita a casa: è il sesto suicidio dall'inizio dell'anno
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Giovedì 5 Giugno 2014, 17:04 - Ultimo aggiornamento: 23:54
Un agente di polizia penitenziaria si suicidato ieri sera nella propria abitazione a Roma rivolgendo verso di s la pistola avvolta in un asciugamano. Lascia moglie e un figlio ed ancora non si conoscono le cause del gesto. A comunicarlo, in una nota, il segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Sappe, Donato Capece, secondo il quale salgono «a sei il numero degli appartenenti alla Polizia Penitenziaria che si sono tolti la vita dall'inizio dell'anno». «È una tragedia senza fine. Siamo sgomenti - spiega -, sconvolti e impietriti per questa nuova immane tragedia, anche perchè avviene a brevissima distanza di tempo dal suicidio di altri appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria, in servizio a Vibo Valentia, a Padova, Siena, Volterra e Novara».



Secondo Capece «negli ultimi tre anni si sono suicidati più di 30 poliziotti e dal 2000 ad oggi sono stati complessivamente più di cento, ai quali sono da aggiungere anche i suicidi di un direttore di istituto (Armida Miserere, nel 2003 a Sulmona) e di un dirigente generale (Paolino Quattrone, nel 2010 a Cosenza). Lo ripetiamo da tempo: bisogna intervenire con soluzioni concrete, con forme di aiuto e sostegno per quei colleghi che sono in difficoltà. E, anche se nel caso specifico non si tratta di un poliziotto che lavorava in carcere, bisogna comprendere e accertare quanto ha eventualmente inciso l'attività lavorativa. Ma il Dap - conclude - non fa nulla di concreto per favorire il benessere dei nostri poliziotti: neppure fornisce i dati ufficiali sul numero degli agenti suicidi, che raccogliamo noi attraverso i nostri dirigenti sindacali presenti in tutte le sedi d'Italia».
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