Scandalo affitti, carte ai pm: nel mirino i dirigenti comunali

Scandalo affitti, carte ai pm: nel mirino i dirigenti comunali
di Michela Allegri e Lorenzo De Cicco
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Domenica 7 Febbraio 2016, 09:44 - Ultimo aggiornamento: 09:59


Una nuova, doppia, inchiesta sulle case del Comune affittate a prezzi stracciati. Il commissario straordinario di Roma Capitale, Francesco Paolo Tronca, ieri ha trasmesso un dossier su Affittopoli sia alla Procura della Repubblica che alla Corte dei Conti. Le carte riguardano gli accertamenti effettuati dall'amministrazione nel I Municipio. Ma altri report verranno inviati dal Campidoglio nelle prossime settimane, quando saranno conclusi i controlli negli altri distretti amministrativi. L'obiettivo del Comune è accertare le responsabilità dei dirigenti che si sono occupati della gestione del Patrimonio comunale sia sotto il profilo penale che contabile, perché potrebbe profilarsi l'ipotesi di un danno erariale nei confronti dell'amministrazione. Lo stesso Tronca ha già stimato una perdita per le casse comunali di 100 milioni di euro l'anno.

INTERROGATORI
Con il deposito della relazione a piazzale Clodio, il procuratore aggiunto Francesco Caporale, a capo del pool di magistrati che si occupa dei reati contro la pubblica amministrazione, dovrà decidere se accorpare il documento ai tre fascicoli già aperti o se aprire un'inchiesta autonoma. Il reato che con ogni probabilità verrà contestato sarà l'abuso d'ufficio. È possibile che i primi interrogatori partano già la prossima settimana, quando la Procura potrebbe decidere di convocare i dirigenti comunali che non hanno mai aggiornato i canoni di locazione irrisori degli appartamenti concessi a privati, associazioni, partiti e sindacati. Gli inquirenti sono già al lavoro con tre indagini che riguardano il patrimonio immobiliare del Comune. Un fascicolo riguarda i criteri e le modalità di assegnazione degli immobili ed è affidato al pm Corrado Fasanelli. La seconda indagine, coordinata dal sostituto Alberto Galanti, ha messo nel mirino un migliaio di locali per i quali non sarebbe stato pagato nessun tipo di affitto. Il terzo fascicolo invece riguarda gli appartamenti ceduti a canoni irrisori ed è sotto la gestione del pm Giorgio Orano.
 

I CONTROLLI
Le nuove carte spedite da Tronca potrebbero fornire materiale utile per avviare una nuova inchiesta oppure finire allegate a uno dei tre fascicoli già aperti. Nel dossier consegnato dal Campidoglio vengono riportati i risultati degli accertamenti che hanno riguardato i 574 immobili del I Municipio, dove meno del 20% di chi ha in affitto un alloggio comunale è munito di regolare contratto. Quasi il 50% ha contratti scaduti, procedure di sfratti in corso o è abusivo non ancora accertato. E il Comune è pronto ad inviare altri report nelle prossime settimane, a mano a mano che la ricognizione avviata dagli uffici comunali si allargherà negli altri municipi. Documenti utili per la magistratura, che da mesi sta già indagando sui dati forniti dall'esposto di Gianpaolo Cuccari, l'ingegnere che per primo ha scandagliato gli elenchi del Patrimonio capitolino, scoprendo le migliaia di case concesse in locazione per pochi euro. È stata questa prima ricognizione, consegnata a piazzale Clodio, a evidenziare che fino a dicembre 2013 su 24.525 immobili di edilizia residenziale di proprietà del Campidoglio, 7.067 erano affittati a meno di 10 euro al mese, il 99,99% dei quali a 7,75 euro. Altre 5.315 abitazioni erano state concesse in locazione a meno di 50 euro, 6.686 sotto ai 100. Solo 16 case avevano un caneno dai mille euro in su.
L'attività dei pm si concentrerà, come avvenuto in passato, su gli appartamenti ceduti a partire dal 2007. Non si procederà, invece, per le operazioni avvenute negli anni precedenti, dato che per reati come l'abuso d'ufficio e la truffa, scatterebbe la prescrizione.
 

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