Roma, un intero condominio ostaggio dei corvi: un bimbo e una donna feriti

Roma, un intero condominio ostaggio dei corvi: un bimbo e una donna feriti
di Giulio Mancini
3 Minuti di Lettura
Venerdì 27 Maggio 2016, 11:28 - Ultimo aggiornamento: 28 Maggio, 15:48

Un intero condominio di una cinquantina di famiglie ostaggio di una coppia di corvi aggressivi e pericolosi. Bambini presi di mira dai volatili con i genitori costretti a difenderli proteggendoli con gli ombrelli aperti e donne che sono state anche ferite.Succede ad Acilia, in un isolato di via Cesare Maccari all'altezza del civico 107. Come è successo esattamente un anno fa, una coppia di corvi ha nidificato e, evidentemente, in questi giorni c'è stata la schiusa delle uova con la nascita dei pulli. Così gli adulti, avvertendo la possibile minaccia, attaccano chiunque si avvicini ai piccini che nessuno riesce però a scorgere.

LE TESTIMONIANZE
Gli ultimi episodi sono di mercoledì. «Una coppia di bambini stava giocando in cortile - racconta un testimone - quando gli uccelli hanno iniziato a cercare di beccarli. Un bimbo si è pure ferito ad una mano ed il papà, richiamato dalle urla di terrore, è sceso con un ombrello aperto che è servito a mettere al sicuro i figli e accompagnarli fino a casa».Nel primo pomeriggio, intorno alle 14,00, è toccato ad una donna subire l'aggressione ed il ferimento. «Avevo appena parcheggiato la macchina - racconta Marina - e appena scesa mi ha raggiunto in picchiata uno di quei corvi. Mi ha ferito sulla testa. Mi sono spaventata, ho corso verso il portone ma quell'animale mi ha inseguito cercando di beccarmi altre tre volte. Sono terrorizzata, sembra di vivere un incubo». la donna non ha voluto raggiungere il pronto soccorso, preferendo semplicemente disinfettare la ferita riportata al cuoio capelluto.

 

I PRECEDENTI
I volatili di via Cesare Maccari sono sempre in allerta. A turno si collocano sul bordo del cornicione del terrazzo all'ultimo piano e da lì vigilano sui possibili pericoli. E non è il primo anno che questa presenza inquietante si manifesta in quel condominio. «Io stesso lo scorso anno sono stato vittima di un attacco - racconta un signore sulla cinquantina che abita in una delle palazzine - Avevo appena spento la motocicletta che avevo parcheggiato nell'area interna di sosta e, per fortuna, avevo ancora il casco in testa. Il corvo è sceso in picchiata e ho sentito due-tre volte il suo becco picchettare sulla plastica».
 
I CONSIGLI
Riguardo alla vicenda tende a sminuire paure e ansie chi di volatili se ne intende ovvero Alessandro Polinori, responsabile del Centro Habitat Mediterraneo Lipu (Lega italiana protezione uccelli). «Di corvi non è mai morto nessuno - ironizza Polinori - Il terrore dagli attacchi dei volatili appartiene più ai generi cinematografici che alla realtà. Intanto, non si tratta di corvi ma di esemplari di cornacchia grigia. Sono piccoli animali, leggeri e dal peso limitato: ciò significa che la potenza della loro beccata è davvero contenuta. Non trasmettono malattie ed il loro atteggiamento è di difesa dall'uomo, specie se è accompagnato da un cane quindi da grossi predatori rispetto alle loro dimensioni».«Colpire l'uomo - prosegue l'esperto della Lipu - è l'ultima delle opzioni difensive. Solitamente strillano per cacciare via il pericolo. Possono arrivare a defecare, come nel caso del gabbiano reale, o a simulare delle picchiate ma l'uso del becco è proprio l'estrema arma. Hanno paura dell'uomo e se fanno così è solo per difendere i piccoli. Quando questi sono in grado di volare, se ne vanno con lui e finisce la minaccia, se vogliamo chiamarla così, per i passanti»