Parchi, scuole e trasporti
ecco tutti i tagli della manovra

Parchi, scuole e trasporti ecco tutti i tagli della manovra
di Mauro Evangelisti
3 Minuti di Lettura
Venerdì 28 Marzo 2014, 07:49 - Ultimo aggiornamento: 20:14
Servizi sociali? Meno 40 per cento. Commercio? Meno 30. Sport? Meno 95. I tagli proposti dall’assessore al Bilancio, Daniela Morgante, rischiano di infiammare i lavori della giunta di oggi pomeriggio.

Sarà una riunione molto delicata anche se non ci sarà all’inizio il sindaco, che parteciperà alla direzione nazionale del Pd. «Ma un assessore al Bilancio non deve essere simpatico», ripete la Morgante ai collaboratori.



LA BOZZA

Quattro giorni fa ha inviato a tutti i colleghi di giunta una bozza della manovra. E ha proposto alcune scelte inattese: mantenere bassa (per quanto possibile) la pressione fiscale, incidere invece sul taglio alle risorse dei dipartimenti. Più in sintesi: per la prima casa, quando tutti si aspettavano un’aliquota al 2,5 per mille (come minimo), ma anche il ricorso a quella massima del 3,3, la Morgante ha abbassato l’asticella. Aliquota al 2 per mille, semmai si spremono i proprietari delle seconde case per le quali l’aliquota schizza al 11,6 per mille. Ma limitare la stangata sulle prime case ha un riflesso inevitabile sulle risorse a disposizione degli assessorati: significa tagli e anche molto profondi, se è vero che rispetto al 2012 lo squilibrio di bilancio è di 1,2 miliardi di euro.



CHIUDE TUTTO

Alcuni assessori hanno già fatto sapere che sono riduzioni insostenibili. «Tanto vale chiudere i dipartimenti. Anche perché in alcuni assessorati le cifre indicate dalla bozza del bilancio sono già stati spesi e mancano ancora nove mesi alla fine dell’anno». Ieri si sono svolte alcune riunioni tra gli assessori e la titolare del bilancio. Al termine tutti gli assessori erano scuri in volto, per questo quella di oggi rischia di essere una giornata campale.

Torniamo ai tagli. C’è grande preoccupazione per i servizi sociali, dove si perdono circa 40 milioni di euro, circa il 40 per cento in meno dell’anno scorso. Per la mobilità, il contratto di servizio dell’Atac perde 70 milioni di euro su 323. Certo, si punta a convincere il governo a riconoscere 50 milioni per gli extracosti che Roma sostiene in quanto Capitale, ma comunque il punto di equilibrio è lontano e l’assessore alla Mobilità, Guido Importa. Per la cultura i fondi sono ormai al lumicino: la mannaia ora potrebbe abbattersi sulle biblioteche, oggetto di un’infuocata riunione ieri pomeriggio. Per lo sport si parla di meno 90 per cento. Per l’ambiente meno 18. Altri ritocchi al turismo (meno 60 per cento) e all’innovazione tecnologica (meno 25). Mancano, ad esempio, anche i soldi per la cura dell’aree verdi.



CABINA DI REGIA

La Morgante per ora non si spaventa, ai collaboratori ripete che «un assessore al bilancio non deve essere simpatico», e che lei fa una proposta politica con questo bilancio, vale a dire evitare di aumentare la pressione fiscale sui cittadini: se la giunta e il consiglio comunale danno indicazioni differenti è pronta a prenderne atto. Dal Partito democratico però c’è chi replica che se per non aumentare le tasse affondi i servizi sociali allora si sta commettendo un errore.

Oggi, alle 8 del mattino, ci sarà un’altra occasione di chiarimento importante: la cabina di regia, a cui parteciperà anche il sottosegretario Giovanni Legnini, che dovrà lavorare sul piano di rientro triennale. E anche in questo caso potrebbero scontrarsi due ricette differenti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA