Nel quartiere di San Lorenzo, la mattinata di due pensionati M.G. e F.D. che erano stati a fare la spesa, viene sconvolta da quella che sembrava essere una gentilezza. Ma che invece era una truffa ben orchestrata. «Come ogni domenica mattina io e mio marito ci siamo recati a fare la spesa, è una nostra abitudine che portiamo avanti da tempo. Dopo averla sistemata, lui è andato a poggiare il carrello. Mentre lo aspettavo seduta in auto ho sentito qualcuno bussare al finestrino». Si trattava di una donna, avrà avuto circa trent'anni e rivolgendosi all'anziana con un sorriso le ha detto che vicino alla sua macchina c'era un portafoglio e che aveva visto che le era caduto. Successivamente ha insistito per farla scendere dall'auto a vedere, senza pensarci due volte, la signora è scesa mentre l'altra le mostrava il portafoglio che aveva raccolto da terra.
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«Quando ho visto il portafoglio ho subito capito che non si trattava del mio e le ho suggerito di consegnarlo ad un dipendente del supermercato». La trentenne però sembrava voler continuare la conversazione, ha iniziato a farle domande generiche e a parlarle del più e del meno fin quando è scoppiato il caos. «Ho sentito mio marito che gridava il mio nome, poi diceva a qualcuno di fermarsi, è accaduto tutto nel giro di pochi secondi e non ci ho capito più nulla. Quando mi sono voltata ho visto che c'era un uomo dall'altra parte della macchina, che lo sportello era aperto e che aveva in mano la mia borsa. L'uomo mi ha guardata, ha gettato a terra la borsa ed è fuggito dandomi una spallata, nel frattempo anche la donna con cui stavo parlando si è volatilizzata, probabilmente erano complici». I malintenzionati se la sono data letteralmente a gambe, sono saliti in sella ad un'auto che era posta proprio fuori dal parcheggio guidata da una terza persona.