Per l'autorevole quotidiano d'Oltreoceano, il New York Times, lo skate park di Colle Oppio è quello con la migliore vista al mondo. E come dar torto alla corrispondente Elisabetta Povoledo che ha realizzato un servizio sul sito del giornale statunitense tutto dedicato a questo sport che, nella Capitale, può dire di avere come sfondo il Colosseo. «L'hanno costruito e la gente è venuta», dice la cronista, che ha intervistato un 27enne, Leonardo Ficini, che racconta: «Eravamo disperati: non avevamo niente. Per noi è un sogno diventato realtà». E, girandosi verso il vicino Anfiteatro Flavio, dice: «Poi abbiamo questo. È meraviglioso». Nel servizio si ricorda come proprio la posizione unica abbia convinto il World Skate, a organizzare il World Street Skateboarding proprio a Roma, la scorsa estate. Un evento che ha attirato centinaia di atleti da tutto il mondo. Una pratica (quella dell'uso dello skateboard), che in città è vietata nelle strade pubbliche. Così, i ribelli (così li chiama il New York Times), cercano spazi come quelli del Foro Italico e dell'Eur.
«Entrambe - si legge nell'articolo - sono aree di epoca fascista dense di pietre di travertino di varie forme geometriche ed estensioni: il sogno di uno skateboarder».
LA MANUTENZIONE
La manutenzione è stata affidata a Sport e Salute. «Siamo abituati con le aree sportive, così potremo fare anche per il parco del Colle Oppio. Vogliamo parlare ai giovani con un linguaggio moderno e il parco mette insieme il messaggio del passato classico con il moderno linguaggio dello skateboarding», commenta Vito Cozzoli, presidente e Ad della società.