Roma, alla Casa del Cinema la presentazione del film "Noi anni luce" di Tiziano Russo

Il viaggio di un’adolescente che affronta la realtà della leucemia e che pone i riflettori sui donatori di midollo osseo

Il film sarà presentato alla Casa del Cinema di Villa Borghese
di Raffaele Marra
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Venerdì 23 Giugno 2023, 13:50 - Ultimo aggiornamento: 14:14

Alla Casa del Cinema di Roma verrà presentato il film "Noi anni luce" di Tiziano Russo con Carolina Sala, Rocco Fasano, Caterina Guzzanti, Laila Al Habash e Fabio Troiano. Un film drammatico che uscirà nei cinema il 27 luglio (in anteprima il 23 a Giffoni Film Festival) e che racconta la struggente storia della diciassettenne Elsa (Carolina Sala), che nel pieno della sua adolescenza scopre che la sua vita potrebbe finire senza raggiungere l'età adulta. Alla ragazza infatti viene diagnosticata la leucemia e le occorre subito un trapianto di midollo. L'unico compatibile per la donazione è una persona di cui non conosce il nome ne tantomeno dove si trovi: suo padre. A questo punto la giovane si mette in viaggio alla ricerca del genitore di cui non sa nulla ed Edo (Rocco Fasano), un ragazzo che ha conosciuto in ospedale che decide di accompagnarla. Il film pone l’attenzione su un problema degli ultimi anni: i donatori di organi che nel dopo Covid per fortuna sono aumentati.

 

Nel 2022, ci sono state più donazioni d'organi (1.800), di tessuti (10%), di cellule staminali (9,7%) e c'è stato il record di trapianti (3.887), secondo i dati ministeriali e dell'Istituto superiore di sanità.

Dopo il Covid, le percentuali continuano a crescere, portandoci in testa alle statistiche europee. Brusaferro (Iss): «E’ importante il lavoro di sensibilizzazione delle associazioni». Continua quindi la crescita del tasso di donatori nel nostro Paese, giunto nel 2022 a una media complessiva regionale del 24,7 per milione di abitanti (+1,4% rispetto al 2021). Noi anni luce infatti è un film sui legami, ma anche sul tema di attualità molto sentito, delle donazioni di organi, e invita il pubblico e gli spettatori a “vivere” il problema con un’ottica più solidale e cioè donare per “gli altri” oggi, vuole dire che qualcuno potrebbe donare per noi domani.

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