Paura a Villa Borghese per una coppia di adolescenti aggrediti e rapinati. Le vittime sono state sorprese alle spalle mentre erano sedute su una panchina del parco: con un coltello puntato alla gola sono stati costretti a consegnare ai malviventi i cellulari e il denaro che avevano, circa 40 euro. Alla resistenza di uno dei ragazzi, hanno reagito ferendolo alla mano. Poi i balordi sono scappati a piedi. Non appena si sono ripresi dallo choc, i ragazzi hanno allertato le forze dell'ordine. L'allarme è scattato venerdì nel tardo pomeriggio. Sul posto sono intervenuti i poliziotti del reparto Volanti del distretto Salario Parioli. Gli agenti hanno quindi raccolto la descrizione dei rapinatori avviando una fitta rete di ricerche indirizzati dai giovani rapinati. «Sono scappati a piedi verso Piazza del Popolo» hanno ripetuto. Con l'intenzione, secondo gli investigatori, di confondersi tra i turisti e passanti. Invece, non appena hanno avviato le ricerche, li hanno rintracciati - e riconosciuti - poco distante dal luogo della rapina. Così sono stati fermati i rapinatori, di 18 e 21 anni. I poliziotti durante la perquisizione hanno trovato anche i due cellulari, i soldi appena rubati. Ancora: nelle tasche hanno sequestrato il coltello, utilizzato per il colpo, con una lama di 10 centimetri e una carta di debito non a loro intestata. L'accusa per tutti è due gli arrestati è di rapina aggravata: portati in tribunale per la direttissima, il gip ha convalidato l'arresto e sono stati trasferiti in carcere.
IL BRANCO
Ancora venerdì, poche ore dopo la rapina messa a segno a Villa Borghese, un'altra banda di rapinatori è entrata in azione. Questa volte in via delle Terme di Traiano dove nel mirino dei banditi è finito un 63enne.
IL BANDITO SERIALE
Ancora un colpo, infine, del rapinatore seriale del Prenestino. L'uomo, che dallo scorso febbraio ha preso di mira i giovanissimi del quartiere, ha messo a segno un'altra rapina. L'allarme è scattato in via quando la notte di giovedì ha avvicinato un ragazzo di 18 anni che stava camminando a piedi, da solo. Seguendo lo stesso modus operandi delle precedenti, ha mostrato la pistola e costretto la vittima a consegnare soldi e gioielli. Poi è scappato a piedi facendo perdere le proprie tracce. Mentre il ragazzo, il giorno successivo, ha sporto regolare denuncia al commissariato Torpignattara. Dalla descrizione fornita agli investigatori si tratterebbe dunque dello stesso bandito che ha messo a segno almeno altre sei aggressioni tra largo Preneste e piazza dei Gerani. Tutte le vittime hanno riferito che l'uomo, tra i 45 e i 60 anni, «parla con un accento straniero». Più precisamente, uno straniero dell'est Europa.