Roma, paura in Prati. La strattona e poi le ruba i documenti: «Non sono tua, voglio avere le mie cose»

Momenti di tensione in via Marcantonio Colonna: ecco cosa è successo

Roma, paura in Prati. La strattona e poi le ruba i documenti: «Non sono tua, voglio avere le mie cose»
di Maria Longobardi
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Sabato 18 Novembre 2023, 07:06 - Ultimo aggiornamento: 09:23

«Voglio essere libera, voglio avere le mie cose» questo ha urlato la donna in lacrime dopo la lite fuori controllo avvenuta col compagno in via Marcantonio Colonna nel quartiere Prati di Roma, la sera del 17 novembre. Erano le 20.20 quando la donna, sudamericana sulla quarantina ha iniziato a gridare a pochi passi dalla fermata di Lepanto. In una mano stringeva una busta, l’altra invece era immobilizzata da un uomo, anche lui sudamericano: «E' il padre di mio figlio» così ce lo racconta la donna.

Lei urlava di lasciarla andare, lui la teneva al muro mentre le riversava addosso parole: durissime, crude ed intrise di odio. Dopo averla strattonata ripetutamente tenendola per il giubbotto mentre cercava di dileguarsi, riesce a sfilarle la busta di mano e a correre verso la metropolitana. «Ci vediamo a casa» le ha urlato mentre se ne andava.

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La donna, già claudicante non riesce a raggiungerlo, si siede e contatta la polizia.

Poi il racconto ai passanti con gli occhi lucidi: «È il padre di mio figlio - ha sospirato prima di proseguire  - e in quella busta c’erano i miei documenti, mi ha preso tutto». Pochi secondi dopo lui la ricontatta telefonicamente, lei risponde senza esitare: «Non sono tua. Voglio essere libera, voglio avere le mie cose». Queste sono state le sue ultime parole prima di correre via verso la stazione di Lepanto senza attendere l’arrivo della volante.

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