Una chiazza di sangue sul marciapiede, una manata sul muro e poi ancora schizzi sulle strisce pedonali e sulla strada che collega via Piave a via Calabria. Uno scenario horror quello che i residenti di Porta Pia si sono trovati di fronte la mattina del primo novembre. Uno scherzo di Halloween? Si sono chiesti esercenti e cittadini di fronte a quello spettacolo. Nel quartiere da un paio di giorni non si parla d’altro. Tanto che per diverse ore quel sangue era diventato un giallo. Ma cosa è successo realmente? Quelle chiazze di sangue sono il risultato di una rissa scoppiata intorno alle due della notte tra domenica e lunedì. Una festa privata, una delle tante che si sono consumate domenica notte nella capitale. Un gruppo di ragazzi e ragazze travestiti da fantasmi, streghe e quant’altro, tasso alcolico elevato e voglia di festeggiare. Doveva essere una notte di divertimento e invece è finita a bastonate. Il motivo? La gelosia.
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QUESTIONE DI GELOSIA
Un apprezzamento ad una ragazza.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri. Al civico numero 49 di via Piave hanno trovato un ragazzo coperto di sangue. Aveva una ferita alla testa e perdeva molto sangue. Subito è scattato il sollecito al 118. Ma non vedendo arrivare l’ambulanza il ragazzo è stato soccorso da un amico che lo ha portato all’Umberto I dove è entrato in codice giallo. I militari stanno indagando per ricostruire con esattezza l’accaduto e individuare i responsabili del brutale pestaggio.
LE TESTIMONIANZE
«Ho chiuso il bar il 31 ottobre e non ho notato nulla di strano. Quando ho riaperto intorno alle 7:00 di lunedì c’erano queste macchie ovunque. Una lunga scia che da via Calabria arriva sino a qui a via Piave» racconta il barista di Crema e Cioccolato che ha provato a lavar via il sangue con l’acqua e uno scopettone. «Abbiamo avvertito anche l’Ama ma nessuno è venuto a pulire» racconta ancora. Nel quartiere non si parla d’altro visto che la zona raramente si trova al centro di episodi di violenza.
«Pugni, calci e bastonate. Erano cinque o sei ragazzi che si sono scontrati intorno all’una di notte. Ho subito chiamato i carabinieri ma quando sono arrivati erano già scappati» spiega Antonio che abita propio vicino al civico dove è stato soccorso il ragazzo. «E’ la prima volta che sento di una cosa del genere qui in zona. Certo vedere quelle macchie incute timore e non è bello per chi deve consumare» ammonisce una ragazza che lavora al Pam. «Sono scesa a prendere un caffè lunedì e ho visto quelle macchie. Ho pensato ad uno scherzo di Halloween ma poi avvicinandomi ho sentito quel forte odore di sangue, sono svenuta» rivela Giulia.